Primi veri segnali della stagione invernale in Calabria. Dopo un periodo relativamente interlocutorio, da circa tre giorni sembra proprio di essere piombati in Inverno. Cieli stellati e temperature in picchiata da nord a sud della Regione.
In Aspromonte ad esempio, a circa novecento metri di quota il termometro è sceso repentinamente nelle ore più fredde fino a lambire gli zero gradi, per non salire in quelle più calde oltre i sette.
Prime vere gelate in alta montagna. Sui Campi di Bova in provincia di Reggio Calabria, a 1300 metri di quota la temperatura è scesa abbondantemente sotto lo zero causando la formazione di pericolose lastre di ghiaccio sulle carreggiate stradali. Ma naturalmente non è stato solo l’Aspromonte il protagonista del raffreddamento degli ultimi giorni. Si tutti i rilievi calabresi, dal Pollino alle Serre le temperature, soprattutto quelle notturne sono scese al di sotto della media del periodo. Stessa situazione in alcuni casi anche a bassa quota: nelle valli della Sila infatti complice il solito “effetto cuscinetto” il freddo rimasto nei bassi strati ha fatto battere i denti da Castrovillari a Cosenza. Nulla di allarmante comunque, forse da qualche anno non si era più abituati ad una fine di Novembre con queste caratteristiche; infondo si tratta di temperature quasi normali se si considerano la stagione invernale quasi alle porte e soprattutto la quota altimetrica dei siti presi in considerazione.
A proposito di freddo, ed a proposito di località della Sila, una piccola e positiva annotazione. A Longobucco, piccolo centro a circa 800 metri di quota nel cuore della “Sila Greca” oltre al freddo anche una importante e storica new entry; dopo anni di lotte e speranze arriva il metano, un segno del progresso che oltre ad un ovvio valore pratico ne ha uno fortemente simbolico: quello di una prima ed importante vittoria nella quotidiana lotta contro l’isolamento combattuta da piccoli centri spesso interni e difficilmente raggiungibili.