Il freddo intenso ha continuato ad attanagliare la maggior parte del Canada anche venerdì 24, con temperature in genere inferiori alle medie. A Baker Lake, nel Nunavut, la minima è stata di -42°C, 10°C inferiore alla media di dicembre delle minime, mentre a Coral Harbour gli oltre -41°C di venerdì mattina sono 11°C meno della media delle minime di dicembre
Nello stesso tempo, però, Calgary ha visto la temperatura salire dai valori molto bassi di giovedì a quelli quasi miti di venerdì. La minima di venerdì 24 (-1°C) è stata infatti molto più alta di quella di giovedì 23 (-21°C). La vigilia di Natale, poi, la massima è addirittura salita fino a 7°C. Le medie di dicembre per Calgary sono, per minime e massime, intorno ai -14° e ai -2°C.
Gelo notevole per Natale in Alaska. Bettles, nel centro dell’Alaska settentrionale, è precipitata fino a -47,2°C la mattina di Natale, circa 20°C al di sotto del valore medio delle minime di dicembre (-27,8°C). Notevoli anche i -37°C di minima a Fairbanks.
Anche in larga parte degli USA il freddo continua a essere molto intenso, in particolare nella regione dei Grandi Laghi. A Duluth, all’estremità ovest del Lago Superiore, la minima la mattina di Natale è scesa a -29,4°C, oltre 15°C in meno del valore medio di dicembre delle minime (-13,9°C).
Rimanendo negli USA, ma molto più a sud, fanno ancora più effetto i -2,2°C di minima a Brownsville, in Texas (25,5°N), a pochi chilometri dal Golfo del Messico e dal confine messicano, dove è anche nevicato dalle 22 del 24 alle 5 del 25, ora locale. Alle nevicate di Natale in Texas e in Messico dedicheremo un articolo di approfondimento.
La “risposta calda”, sul lato orientale della vasta depressione che ha risucchiato l’aria fredda fino al Messico, ha innalzato oltre i già mitissimi valori medi del periodo le temperature nel centro-sud della Florida. A Miami, la massima del giorno di Natale ha toccato i 27,8°C, 4°C più alta della media delle massime di dicembre (23,9°C).
A San Joaquin, in Bolivia, sono caduti 94 mm di pioggia in 24 ore, tra giovedì e venerdì mattina scorsi, ora locale. La pioggia è caduta con violenza soprattutto nelle 6 ore prima delle 24 di giovedì. La media pluviometrica del mese è 213 mm.
Rocha, in Uruguay, presso la costa, normalmente riceve 66 mm di pioggia in dicembre. Tuttavia, rovesci temporaleschi hanno scaricato ben 72 mm in sole 18 ore, tra le 18 GMT del 24 e le 6 GMT del 25 dicembre.
Ancora molto vento in Norvegia e Svezia venerdì 24. Il vento ha raggiunto le 45 miglia orarie sulle zone costiere, accompagnato spesso da nevicate. La visibilità, nella tormenta, è scesa spesso sotto i 400 metri, con la neve fatta turbinare dal vento.
Il 24 dicembre gli estremi termici sono stati -9,8°/-3,6°C a Reykjavik, capitale islandese. Può sembrare strano, ma questi dati sono meritevoli di menzione in quanto molto inferiori alle medie di dicembre, che sono -2°/2°C. Tutta colpa di intensi venti da nord, che sulle Vestmannaeyjar hanno raggiunto i 49 nodi, come vento sostenuto.
La nebbia a New Delhi, India, è stata a tratti molto fitta giovedì e nelle prime ore di venerdì, per poi diradarsi solo nel primo pomeriggio della vigilia di Natale. Nella notte tra giovedì e venerdì la visibilità era prossima allo zero. La nebbia ha anche mantenuto la massima di giovedì piuttosto bassa, poco più di 17°C, contro i 22°C abbondanti della media delle massime di dicembre.
L’isola di Takaroa, nella Polinesia Francese, continua a sperimentare piogge insolitamente intense. Tra le 0 del 21 dicembre e le 0 del 25 dicembre, sono caduti 426 mm, oltre il doppio della media di dicembre (195 mm).