Il tenace anticiclone di matrice afro-mediterranea resta proteso sull’Italia Centro-Meridionale, ma si trova ora costretto a fronteggiare anche il disturbo operato da una goccia fredda quasi stazionaria sullo Stretto di Gibilterra: sul sud della Spagna non sono mancati temporali di forte intensità, che al momento si stanno concentrando su alcuni settori a nord dell’Algeria. La barriera dell’anticiclone riuscirà a tenere botta per respingere queste infiltrazioni instabili, mentre va posta ancora attenzione alla circolazione perturbata delle medie-alte latitudini europee.
Tutta l’Europa Centro-Occidentale è infatti penalizzata da un’ampia area depressionaria a carattere fresco, prodotta dall’avvenuta fusione fra il cut-off che si era isolato sulle nazioni danubiane ed un nuovo nocciolo perturbato sopraggiunto dall’Islanda. Nel frattempo si è finalmente indebolito ulteriormente il roccioso anticiclone che per settimane ha apportato una storica ondata di caldo sulla Russia: per queste zone, perlomeno sui settori dell’Artico Russo e la Siberia, è già in atto un severo ribaltone a causa di un’invasione artica convogliata da un nucleo d’aria polare.
Gli effetti della goccia fredda tra la Spagna ed il Mediterraneo Occidentale si limitano a far giungere un po’ di nubi a ridosso della Sardegna. Per il resto prevale il sole, a parte le zone alpine interessate da maggiore nuvolosità con qualche precipitazione che riesce a spingersi, specie sui settori orientali, fino alle zone pedemontane. Spifferi d’aria umida da sud/ovest determinano l’addossamento di nubi medio-basse anche in direzione dei settori appenninici del Levante Ligure e dell’Alta Toscana.
I maggiori picchi termici si stanno raggiungendo sulle Isole Maggiori (36 gradi misurati a Decimomannu, non lontano da Cagliari), lambite dalle propaggini dell’aria calda per il momento confinata sui settori costieri nord-africani e pronta a risalire ulteriormente verso nord, grazie alla goccia fredda, pur molto debole, posta tra l’Iberia ed il Marocco.