Era da Luglio che l’Italia intera non si trovava in balia di un dominio anticiclonico pressoché incontrastato. Allora durò a lungo e portò il caldo. E che caldo! Soffrimmo per circa 3 settimane, magari i valori assoluti non furono eccezionali, però l’umidità alta fece sì che l’afa rendesse le giornate insopportabili su molte regioni. Anche all’epoca si formò un connubio tra due diverse figure altopressorie: da una parte l’Africano, dall’altra un Anticiclone continentale europeo. I massimi si ubicarono al di là delle Alpi e si crearono quei presupposti affinché lo schiacciamento al suolo dell’aria rovente causasse quella fastidiosa calura.
Oggi sta accadendo qualcosa di simile, va detto però che ci sono alcune piccole, fondamentali, differenze. Il sistema stabilizzante si trova un po’ più ad ovest, grosso modo ci troviamo sul suo lato orientale e ciò consente a qualche spiffero d’aria secca e più fresca di penetrare nel Mediterraneo. E’ per questo che su Centrali Adriatiche, nel Sud e in Sardegna avremo un leggero calo delle temperature, soprattutto le massime. Ed è la ragione per cui nelle prossime ore si accrescerà una discreta nuvolosità torreggiante attorno ai principali comprensori montani.
Stavolta, però, gli annuvolamenti più cospicui si avranno sulla dorsale appenninica e in particolare nel versante Adriatico. Vi starete domandando se oltre al grigiore ci si dovrà crucciare degli acquazzoni. Sì. Purtroppo chi ancora soggiornerà nelle amene località appenniniche dovrà prestare attenzione alle ore più calde ed evitare magari di avventurarsi per boschi o sentieri se dovesse notare cumuli torvi e minacciosi in formazione. Meriteranno un occhio di riguardo quelli sull’Abruzzo, nelle montagne del Lazio, sul Molise, ma anche in Campania, nord della Puglia e Basilicata. Si potrà udire il brontolio dei tuoni, si vedranno i fulmini, insomma, ci saranno i temporali.
Qualche sintomo c’è già, osservando i cieli sull’Italia notiamo un po’ di nuvole proprio nelle aree del medio versante Adriatico. Qui sono più dense, mentre quelle presenti in Sardegna e in parte al Sud altro non sono che velature o stratificazioni. Al Nord, invece, splende il sole e le schiarite si sono imposte piuttosto rapidamente, confermando il rapido miglioramento seguente al transito perturbato di ieri. Un passaggio che ha prodotto piogge, acquazzoni e temporali. Magari non così vivaci come accadde in altri giorni d’Agosto, ma dopo una metà mensile tutt’altro che bella ne avremmo fatto volentieri a meno.
Prima di addentrarci nel campo termico, torniamo per un attimo ai temporali. La nuvolosità pomeridiana si formerà anche sulle Alpi, tuttavia la minaccia di precipitazioni sarà un po’ più contenuta. Rischio che appare concreto soprattutto nelle montagne dell’Alto Adige, dell’Alto Veneto, confini lombardi e zone alpine di ponente. Saranno però brevi acquazzoni, che si risolveranno rapidamente entro sera.
Ed ora le temperature. Come detto caleranno un pochino al Sud, nelle Centrali Adriatiche e in Sardegna e la causa è imputabile alla blanda circolazione settentrionale che prevarrà un po’ in tutta Italia. Nelle ore più calde, lungo le coste, si attiveranno i venti di brezza. Nord e Centrali tirreniche registreranno un aumento e farà caldo. Così come sarà una caldissima giornata estiva in Sicilia, ove si dovrebbero raggiungere i picchi più alti con punte di 37/38 gradi nella fascia orientale insulare.