L’anticiclone africano è tornato a graffiare ed espandersi verso nord, unendosi con la zona anticiclonica continentale da tempo presente sulla Russia. Questa volta il rovente regime anticiclonico non avrà affatto vita facile, in quanto va a contrapporsi ad un’attiva circolazione instabile-perturbata che interessa parte dell’Europa Occidentale, guidata da un affondo ciclonico dalle alte latitudini con perno secondario posizionato sulle Isole Britanniche.
Si sta ripetendo così quel disegno barico visto spesso nel corso della prima parte del mese di luglio, con le correnti nord-africane invitate spesso a risalire verso il Mediterraneo Centrale per poi invadere parte dell’Europa Continentale. Il fronte di demarcazione fra le due differenti circolazioni (contrasto termico di masse d’aria) si estende dalla Spagna nord-orientale verso la Danimarca, passando per Francia e Germania Occidentale. La struttura anticiclonica nord-africana appare meno solida sui Balcani e per questo si vedono in azione vivaci temporali pomeridiani, gli stessi che nei giorni passati spuntavano come funghi anche sull’Italia.
L’affondo nord-atlantico appare tuttavia molto più organizzato dei precedenti e sarà presto in grado d’intaccare il dominio anticiclonico di matrice afro-mediterraneo che si era appena consolidato sulle regioni italiane: le temperature sono ovunque cresciute, con punte di 36 gradi in Puglia e Sardegna, ma i 35 gradi si sono misurati in varie località della pianura veneta, emiliana e valli interne delle regioni centrali. Non si scherza nemmeno al di fuori dei nostri confini, con picchi di 36 gradi in Croazia, ma persino in Polonia. Stupefacenti i 35 gradi di Mosca, già toccati nello scorso 17 luglio.