Tempo decisamente brutto, con piogge intense, venti forti e grandine, su gran parte di Israele lo scorso venerdì 26 novembre. Le piogge hanno causato inondazioni in diverse regioni del paese, mentre le temperature sono scese di diversi gradi. Da giovedì pomeriggio a venerdì a mezzogiorno, sono caduti in media 90 mm di pioggia in Galilea, 50 mm sulle alture del Golan, 40 mm nella regione di Sharon. Solo 10 i mm caduti a Tel Aviv. Sulle montagne, al di sopra dei 1000 metri, è caduta la neve, in particolare sui rilievi del nord. Nei temporali le raffiche di vento hanno spesso superato i 100 km/h.
Il maltempo, associato a una profonda depressione, ha interessato, oltre ad Israele, anche gli altri paesi del Mediterraneo Orientale, in particolare il Libano, che come il vicino più meridionale lamenta inondazioni. A Beirut sono caduti ben 126 mm tra le 18 GMT di giovedì 25 e le 6 GMT di venerdì 26, più della media pluviometrica di novembre, che è pari a 119 mm. A Tripoli sono caduti 52 mm il 25 novembre.
Giovedì scorso Ojmjakon ha stabilito il nuovo record stagionale di freddo, certamente destinato a essere superato molto presto. Il noto, freddissimo, sito siberiano ha avuto -50,7°C di minima (8°C sotto la media del periodo) e -44,5°C di massima (6°C sotto la media del periodo).
Vladivostok, capolinea della Transiberiana, si trova nella parte orientale della Russia, affacciata sul Mar del Giappone. La città è stata colpita da una intensa perturbazione il 26 novembre. Nelle 6 ore precedenti le 12 GMT una bufera di neve, acompagnata da tuoni, ha interessato la città, con un totale (equivalente in pioggia) di 30 mm. Nel frattempo soffiava anche un forte vento da nord e il termometro è sceso a -5°C. La media pluviometrica di Vladivostok è di 39 mm, in novembre.
Una vasta area della Florida, praticamente tutto il centro-nord dello stato, ha ricevuto piogge intense mercoledì sera per la prima perturbazione a carattere invernale della stagione. Al seguito della perturbazione è poi giunto il primo freddo stagionale. Il posto più freddo in tutto lo stato sono stati, la mattina del 26 novembre, Crestview e Fort White, entrambi nel nord, con minime di 0,0°C. Nella parte centrale minima di 1°C a East Nobleton, mentre nal sud non si è scesi sotto gli 8,3°C di Immokalee. Altre temperature minime significative nel nord: Tallahassee 1,1°C, Marianna 1,7°C, Alachua 2,2°C, Pensacola 2,8°C.
Lo stesso freddo è sceso anche, ovviamente un po’ più intenso, nelle più settentrionale Georgia, con queste minime al primo mattino di venerdì 26 novembre: Atlanta 0,6°C, Macon 0,0°C, Rome 0,0°C, Athens -1,7°C.
In parte del Canada orientale è stato invece caldo, relativamente al periodo. Aria calda risalita dalle basse latitudini ha portato la temperatura a Sault Sainte Marie, situata tra i Laghi Huron e Superiore, a 20°C il 25 novembre. Si tratta di un valore di 16°C più alto della media delle massime di novembre, che è 4°C.
Molto freddo anche in alcune parti dell’Artico canadese, con la temperatura minima di giovedì che è scesa a -43,2°C a Sheperd Bay, circa 15°C in meno della media delle minime di novembre.
Nubi cumuliformi hanno scaricato piogge a carattere temporalesco in abbondanza a Hue, in Vietnam, tra mercoledì notte e giovedì notte. Sono caduti ben 736 mm in 30 ore, di cui 594 in 12 ore. Si tratta di piogge eccezionali, pur considerando che novembre è il mese più piovoso in questa parte centrale del Vietnam. La media pluviometrica di novembre per Hue è di 635 mm.
Non ha nevicato a Stoccolma il 25 novembre, giornata fredda nella capitale svedese con estremi termici -4,0°/3,0°C (le medie di novembre sono 0° e 3°C per minime e massime). Parecchia neve era invece caduta il giorno prima, anch’esso freddo (estremi -5,0°/3,9°C), e la nuova nevicata aveva portato lo spessore del manto nevoso a 28 cm. Anche venerdì 26 il freddo è stato intenso, con il termometro sempre sotto lo zero ed entrambi gli aeroporti, il cittadino Bromma e il più esterno Arlanda, -8°C con cielo molto nuvoloso alle 21 GMT. Nello stesso momento a Linkoping, poco più a sud, nevicava con -3°C e a Goteborg, sulla costa ovest del paese, pioveva con 4°C. Forti erano quindi i contrasti termici in atto sulla Svezia meridionale, con la parte est governata dal freddo richiamato da una profonda depressione centrata a sud di Arcangelo, la parte ovest sotto l’azione di un flusso mite richiamato da un minimo a ovest di Bergen, e il fronte che divideva le due masse d’aria che portava le precipitazioni, con la neve attesa sulla capitale nella notte.