E l’ora dei bilanci, mensili certo, ma pur sempre di bilanci. Il tempo sta migliorando soltanto ora, che siam prossimi al traguardo mensile. Un miglioramento stentato, faticoso, ma dopo lo schiaffone Artico della scorsa settimana era inevitabile. Anche perché l’Anticiclone, che sta tentando in tutti i modi di raggiungerci, evidenzia tentennamenti. Preferisce starsene più a ovest, non vuole battagliare con quel nucleo d’aria fredda che assedia l’Europa orientale. Dopo tutto non gli si può dar torto, perché spossarsi quando altrove non incontra resistenza alcuna? Così, mentre in Italia l’Estate è ancora alla ricerca di una sua identità, in Spagna è tornata a splendere.
Nel frattempo la stagione avanza. E’ trascorso il primo mese estivo, anche se poi astronomicamente è passata neppure una settimana. Nel solstizio ha prevalso un altro tipo di tempo e non c’è alcuna remora nel definirlo autunnale. In montagna s’aprivano scenari invernali, tanto che tornò la neve. Ed allora, vista la ferita, non potevamo pretendere che sanasse nel giro di qualche giorno. Sta cicatrizzando, è innegabile, ma quei temporali che si manifestano al pomeriggio è il sintomo che qualcosa, ancora, non va come dovrebbe.
Nulla di preoccupante, sia chiaro. L’Estate è anche questa. In avvio, o in conclusione, che ci sia dell’instabilità è normale. Non spaventiamoci, quindi, se nell’editoriale odierno emergerà un consistente rischio temporalesco. La massa d’aria fredda è là, ad un tiro di schioppo. E’ sui Balcani, ove il tempo ancora non migliora. Siamo vicini, così come siamo vicini all’Africa. Due mondi distinti, capaci di condizionare il nostro tempo in modi estremamente diversi. Se a tutto ciò aggiungiamo quella timidezza anticiclonica di cui si è ampiamente discusso, lo scenario è presto detto. Meteo estivo, con qualche riserva.
Oggi, ad esempio, ci saranno più temporali di ieri. Qualcuno, forse, riuscirà a dirigersi in Val Padana, o su Roma. Domani, domenica, chi ne avrà l’opportunità potrà recarsi al mare senza doversi preoccupare granché. Solo in Puglia, se le cose andassero come i modelli ci indicano, potrebbero manifestarsi annuvolamenti e scrosci di pioggia. Rispetto ad oggi ci sarà qualche differenza. L’instabilità si manifesterà soprattutto sull’Appennino meridionale, coinvolgendo i monti della Campania, della Basilicata, della Calabria e della Puglia. Sul resto d’Italia non mancherà certo la cumulogenesi pomeridiana e ad essa si potranno ascrivere locali episodi instabili. Più vivaci sulle Alpi.
Lunedì comincerà la nuova settimana, spartiacque tra Giugno e Luglio. Quale sarà la prerogativa meteorologica? Nessuna novità: l’instabilità pomeridiana. Al Nord il tempo sarà spesso variabile, soprattutto nel settore ovest. Cadranno acquazzoni, anche in forma temporalesca, e dopo martedì sembra crescere il rischio di locali sconfinamenti sino alle pianure.
Centro e Sud, Isole comprese, godranno di condizioni migliori nelle ore notturne, ma anche al mattino e durante la sera. Tempo prettamente estivo nelle località di mare, ove le brezze mitigheranno le ore più calde. In montagna i cieli saranno invece spesso grigi, cupi, minacciosi. Una minaccia concreta, che vedrà affermarsi altri scrosci di pioggia, anche in forma temporalesca.
Vi starete chiedendo se farà caldo. Non più del normale. Dal punto di vista termico l’Estate procederà lungo i binari della normalità. Le punte maggiori si avranno nelle zone interne, ove il termometro potrà raggiungere i 32/33 gradi. Un po’ di caldo anche nelle aree centro orientali della Val Padana e ciò contribuirà, in una certa misura, ad alimentare quei contrasti termici accesi dalle infiltrazioni d’aria più fresca alle alte quote. I venti saranno in genere deboli, spesso a regime di brezza. Solo al Sud, e nel medio Adriatico, potranno verificarsi dei rinforzi di tipo settentrionale.