Un generale peggioramento è sopraggiunto, fin dalla serata di ieri, sul Nord Italia, ove il passaggio della linea instabile si è rinvigorito a causa del forte riscaldamento diurno, che aveva portato le temperature a raggiungere punte di 26-27 gradi. Le maggiori precipitazioni hanno interessato la Lombardia, con scrosci di pioggia che hanno scaricato oltre 40 millimetri sul Bergamasco: la zona maggiormente colpita dal maltempo è stata ancora una volta quella di Brembilla, dove una frana di detriti e pietre è caduta sulla strada provinciale 24, in località Ca del Foglia, interrompendo la circolazione. In sostanza, è tornata di nuovo la paura in quanto è vivo il ricordo delle frane alluvionali del Novembre 2002.
Il piccolo vortice freddo, responsabile di questi temporali, si è attualmente portato in prossimità della Corsica e della Sardegna, ma l’influenza instabile si va estendendo a gran parte delle zone centro-meridionali dell’Italia: in queste zone si stanno attivando molti focolai temporaleschi lungo le zone interne ed appenniniche, ma già dal primo mattino non sono mancate episodiche precipitazioni, specie sulla Toscana e localmente sul Lazio, anche nei dintorni di Roma. Oltre le Alpi domina un campo anticiclonico, che per il momento si oppone al tentativo delle perturbazioni atlantiche di penetrare sul Vecchio Continente.
La linea instabile mediterranea si porterà gradualmente verso le regioni meridionali ed in particolare sul Canale di Sicilia, come possiamo vedere dalla previsione Bracknell valida per il mattino di domani, mercoledì 28 Aprile. Nel frattempo la coda di un debole sistema frontale sfiorerà le zone alpine, prima di sfuggire verso levante.