Il modello Ibimet, in funzione al CNR, calcola le proiezioni stagionali in ambito mediterraneo sulla base dell’andamento negli ultimi mesi di alcuni importanti indici climatici che hanno un’influenza significativa sulle variazioni climatiche dell’immediato futuro alle nostre latitudini, fra cui il ciclo della NAO, la QBO (oscillazione quasi biennale dell’andamento delle correnti in quota) e le temperature marine del Golfo di Guinea. Dobbiamo premettere comunque che, allo stato attuale del progresso scientifico e tecnologico, non possiamo ancora considerare “attendibili” le previsioni di matrice meteorologica che investono periodi così lunghi, ma va comunque riconosciuto come che negli ultimi anni questo tipo di tendenze stagionali abbiano fatto significativi passi in avanti.
L’ultima emissione del modello climatico, aggiornata alla metà di questo mese, prevede per luglio una temperatura media (ad 850 hPa) sostanzialmente nella norma (poche le probabilità di scostamenti significativi), pur a fronte di geopotenziali inferiori alla norma che indicherebbero un’attività non troppo vivace dell’anticiclone africano. La riscossa stagionale si configurerebbe soprattutto in merito alla previsione delle precipitazioni, che sarebbero quasi ovunque al di sotto della norma tranne che sul settore di Nord-Ovest.
Agosto dovrebbe essere il mese dai contorni più estivi, sulla base delle previsioni del modello CNR: le temperature medie ad 850 hPa dovrebbero infatti risultare sopra la media soprattutto al Centro-Sud, con probabilità fra il 60 e l’80% (l’isoterma media di +18°C dovrebbe abbracciare quasi tutto il Meridione). La probabilità di un andamento d’agosto relativamente caldo dovrebbe in parte configgere con geopotenziali leggermente sotto la norma e questo potrebbe voler significare che le sortite dell’anticiclone africano non dovrebbero comunque risultare troppo aggressive o persistenti, pertanto presumibilmente anche agosto potrebbe scivolare senza episodi di caldo estremo.