IMPRONTA ATLANTICA Un’estesa perturbazione oceanica ha generato un peggioramento su parte dell’Europa Occidentale ed in particolar modo sulle Isole Britanniche, dove si sono avute piogge diffuse e localmente consistenti. L’affondo dell’ammasso perturbato verso la Penisola Iberica è reso pressoché impossibile dalla presenza di un promontorio anticiclonico, garante di condizioni soleggiate e di tepore dai connotati quasi estivi, come peraltro confermato le punte di temperatura fino a 32 gradi misurate sull’Andalusia.
La novità odierna è rappresentata dal fatto che il promontorio anticiclonico iberico si è esteso in maniera più decisa verso il Mediterraneo Centrale, contribuendo allo spostamento della goccia fredda italica verso le estreme aree meridionali dell’Italia. L’interazione dell’anticlone iberico con l’alta pressione scandinava complica i piani perturbati atlantici, ma il punto di congiunzione, nel quale interagiscono le due zone altopressorie, appare molto fragile e pertanto sarà facilmente scalfito dall’avanzata perturbata proveniente da ovest.
Il grosso dell’instabilità, annessa a quella corposa discesa fredda avvenuta sul finire della scorsa settimana, si è ormai trasferito sulle nazioni orientali dell’Europa, ove resta attiva una saccatura. Il perno secondario di questo lago ciclonico, fino a ieri proiettato sulle regioni settentrionali dell’Italia, è rapidamente scivolato verso est-sud/est, consentendo pertanto un generale miglioramento sul Bel Paese.
Solamente le aree del medio-basso versante adriatico e qualche zona del Sud Italia hanno risentito degli strascichi d’instabilità, ma con focolai temporaleschi più attivi in mare aperto. La fenomenologia si è in genere limitata alla prima parte del giorno ed i disturbi nuvolosi attuali appaiono innocui e privi di forza, a parte qualche episodio temporalesco segnalato sulla Sicilia Orientale.