Panorama barico continentale governato da due enormi strutture opposte: il massiccio ciclone nordatlantico Gerhard (971 hPa) e la vasta superficie altopressionaria azzorriano/subtropicale (1018 hPa).
La prima svolge l’indefessa attività depressionaria al largo delle coste britanniche e francesi. Il suo fronte freddo preme sul Golfo di Guascogna, mentre il suo oblungo fronte occluso taglia il Regno Britannico.
La seconda, aggredita ad occidentale della possente spinta ciclonica, trova supporto nella risalita latitudinale del flusso anticiclonico nordafricano, capace di giungere, con venti miti e secchi, sino sull’Italia.
Sul versante nord-orientale europeo il ciclone Fritz viene sempre più esiliato verso i territori russi. Il suo troncone polacco a 1000 hPa riesce a prolungare il proprio fronte freddo lungo la Linea Curzon sino a gettarsi nel Mar Nero. Intanto il frammento scandinavo a 1005 hPa viene defilato sopra la Penisola di Kola.
La dirompente discesa fredda nordatlantica sospinta dagli inesauribili venti gelidi groenlandesi impatta contro la porzione occidentale dell’anticiclone azzorriano innalzando aria umida verso il Golfo di Guascogna e l’entroterra francese.
Nel contempo, il fronte occluso formatosi sopra la Gran Bretagna dispensa piogge diffuse sulle due Isole attraverso un tappezzato dispiegamento nuvoloso a cumuli.
L’alta pressione nordafricana abbraccia, con la sua rapida ascesa, l’intero settore centro-occidentale del Bacino del Mediterraneo, coinvolgendo anche la Penisola Italica ed allontanando da quella Ellenica l’insidioso vortice in cut-off reo di piogge insistenti.
Nubi alte e gelide ricoprono i confini orientali polacchi sino ad estendersi a Mosca. Nevicate colpiscono i Pesi Baltici e le Regioni scandinave.