Un tempo, in Autunno, le piogge giungevano docili e interessavano prima il Nord, poi il resto del Paese. Erano piogge “atlantiche”, benefiche, che rimpinguavano falde e bacini dopo la siccità dei mesi estivi. Da qualche anno avviene l’opposto, piove più al Sud e nelle Isole e spesso sono piogge senza criteri, immani, che mettono a dura prova la scarsa tenuta idrogeologica del nostro territorio.
Nei primi giorni d’Ottobre un’immane tragedia ha stravolto vari paesi che sorgono sulla Sicilia orientale, la più colpita la frazione di Gimpilieri. Franò un costone travolgendo case e abitanti. Innumerevoli, purtroppo, le vittime. Da quei giorni non è passato molto tempo, c’è stato un po’ di sole, ma poi le nubi si sono ripresentate minacciose facendo scorrere nuova acqua dal cielo. Negli ultimi giorni sono cadute nuove piogge, altre ne cadono oggi e nuove ve ne saranno domani e dopo. E sempre nelle stesse zone.
Ieri un nubifragio ha causato danni sulla tangenziale di Catania, bloccando il traffico per una frana. Ma anche a ovest non è andata meglio. I fenomeni sono stati ingenti e vi proponiamo alcuni accumuli tra i più significativi registrati dalle varie stazioni del servizio rilevazione dati regionale (Sias).
Le zone più colpite sono state ancora una volta quelle orientali. Pedara (sulle colline Etnee) ha fatto registrare ben 102.4 mm di pioggia, seguita Linguaglossa con 69.4 e da Riposto con 56.8 mm. Muovendosi verso Siracusa troviamo Augusta, con 43.8 mm, mentre Lentini s’è “fermata” a 42.4. Su Catania sono caduti 39 mm di pioggia, su Antillo 31.4, a Paternò 30.2.
Spostandoci verso ovest segnaliamo 52.8 di Sclafani Bagni, i 36.4 mm di Cammarata, i 24.6 di Prizzi e i 24.4 di Petralia.
Sono dati significativi, che vanno a sommarsi alle precipitazioni cadute in precedenza e a quelle che cadranno nelle prossime 48 ore. Confermando così un surplus pluviometrico senza precedenti e che potrebbe “aggravarsi” ulteriormente nel corso della prossima settimana.