Il vortice ciclonico atlantico a 967 hPa distribuisce anche oggi raffiche di vento gelido polare verso le coste occidentali europee. Gli scontri barici con l’innalzamento pressionario riposto sulle coste nordafricane a 1012 hPa sono intensi, ma distribuiti al largo delle coste lusitane. Ciò che invade il Continente è il lungo fronte freddo oggi disposto sul versante alpino francese e nuova linfa del ciclone depressionario balearico a 994 hPa.
Le scariche occlusive da esso diramate coinvolgono attivamente l’Italia e la Dalmazia, distendendosi sui Balcani.
Imperturbabile, davanti a tutti questi movimenti meteorologici, è l’alta pressione russa a 1033 hPa. La sua vigorosa protezione coinvolge anche i Paesi Baltici, allontanando le proposte bellicose del ciclone artico norvegese a 1004 hPa.
La copertura nuvolosa sulla Penisola Italica e sulle Alpi Dinariche è densa.
Spariti gli strati produttori di precipitazioni nevose, oggi prevalgono i cumuli con intensa attività piovosa. Il settore centrale e le zone di confine nord-orientali italiane risentono di un tempo instabile con rovesci fastidiosi.
Cumuli distesi in linea meridiana da Parigi al Golfo del Leone bussano alle porte delle Alpi occidentali. Schiarite, seguenti al passaggio notturno del fronte freddo, si assistono in Bretagna e sullo Stretto della Manica, anche se sono molto vicini i contrasti termici oceanici.
Spicca, anche oggi, l’assenza quasi totali di nubi dai Paesi dell’Est, sottoposti ad una siderale dittatura anticiclonica russo-siberiana.