Un nocciolo depressionario atlantico si è fiondato verso i settori occidentali della Penisola ed è alla base di questo peggioramento attualmente in atto, che vede un po’ tutta la Penisola impegnata da nubi abbastanza significative, ma con precipitazioni non particolarmente diffuse. L’area ciclonica, dopo aver indebolito il dominio anticiclonico, scivolerà verso le coste nord-africane per poi portarsi attenuata sul Basso Ionio, lasciando dietro a sé una situazione leggermente instabile per via d’infiltrazioni d’aria fresca in quota.
La situazione di moderata instabilità andrà esaurendosi pertanto entro il week-end ed in apertura di settimana tornerà a farsi presente una riscossa dell’alta pressione, con l’abbraccio pronto ad estendersi sempre più forte dall’entroterra algerino verso il Mediterraneo Centrale. La manovra di espansione del cuneo anticiclonico sarà peraltro stimolata dalla collocazione di una saccatura depressionaria oceanica in vicinanza dell’Irlanda e protesa con asse obliquo al largo delle coste franco-iberiche. Come era ampiamente previsto, quest’intermezzo instabile andrà a costituire solo una tregua in un lungo periodo generalmente contraddistinto dal dominio delle alte pressioni sul Mar Mediterraneo.
La lingua anticiclonica sub-tropicale, almeno inizialmente (primi giorni della prossima settimana), sarà strutturata in maniera tale da far salire l’aria più calda verso il Mediterraneo Occidentale e la Penisola Iberica, mentre sul nostro Paese si avrebbero refoli di correnti (relativamente) più fresche nord/occidentali in quota, per il fatto che ci troveremo sul bordo orientale della campana anticiclonica. Questo non significa certo che non farà caldo, ma il forte riscaldamento diurno operato dal sole potrebbe facilmente provocare qualche locale e breve manifestazione temporalesca soprattutto sulle Alpi, ma occasionalmente anche lungo la dorsale appenninica. Si farà quindi presente, nelle ore centrali del giorno, il contrasto termico dovuto alla presenza costante d’infiltrazioni d’aria leggermente più fresca in quota.
Se andiamo a verificare le proiezioni delle termiche previste a circa 1500 metri d’altezza (850 hPa), noteremo che, ancora fra mercoledì e giovedì, gran parte del territorio italiano avrà isoterme pari a circa +13/+14°C (quasi in linea con le medie del periodo) e solo la Sardegna verrà lambita da isoterme di circa +16°C, mentre la Spagna meridionale sarà raggiunta dalla +20°C e lo Stretto di Gibilterra dalla +22°C.
Solo dopo la giornata di giovedì, la cupola anticiclonica potrebbe traslare verso est e dunque occupare con maggiore decisione il nostro territorio apportando più direttamente il carico di masse d’aria d’estrazione nord-africana, con avvezione calda di stampo pienamente estivo. Le temperature potrebbero ulteriormente salire a causa dell’avvitamento della massa d’aria operato dalla forte struttura anticiclonica ai piani alti dell’atmosfera.
Se queste proiezioni fossero confermate, il prossimo week-end risulterebbe con caratteristiche pienamente estive ed il caldo crescente risulterebbe accompagnato da una minore probabilità di manifestazioni temporalesche, poiché la tenace bolla anticiclonica in quota riuscirebbe ad inibire i moti verticali derivanti dal surplus di calore e d’energia liberata dalla terraferma.
Questo è quello che si evince attualmente dal modello ECMWF, con l’apice della nuova fase anticiclonica che potrebbe presumibilmente realizzarsi nella fase conclusiva della settimana, posticipando così a data da destinarsi il mutamento delle condizioni atmosferiche in ambito mediterraneo. La rottura del blocco anticiclonico appare quindi, in base a queste ultime elaborazioni, molto lontana.