L’esperienza insegna che quando c’è di mezzo una perturbazione mediterranea i pur sofisticati mezzi tecnologici di previsione possono fallire.
In effetti i maggiori centri di calcolo davano il Centro-Nord d’Italia maggiormente interessato dalle precipitazioni con il Sud, Sicilia compresa, ai margini dell’evento, interessato solo da forti venti di scirocco e temperature in sensibile rialzo.
Ed invece ecco che Trapani, Salemi, Palermo e buona parte delle rispettive province hanno registrato accumuli che hanno sfiorato i 150 mm con smottamenti, frane e scuole evacuate come nel caso di S. Giuseppe Jato nel palermitano.
In provincia di Messina il torrente Letojanni è straripato in più punti allagando case e producendo frane infinite nelle strade attigue. A Palermo l’aeroporto è rimasto chiuso per oltre tre ore.
Le temperature si sono innalzata grazie al fortissimo scirocco che ha apportato la giusta materia prima per innescare i temporali descritti, caratterizzati dagli indici Cape e Lifted Index con valori a fondo scala.
La situazione è migliore solo nella parte sud-orientale dell’Isola non raggiunte dal sistema convettivo a mesoscala e dove le precipitazioni sono state minori.
Ecco infine alcuni dati sull’apporto pluviometrico in alcune località regionali, in ordine decrescente:
Salemi 153,6 mm
Trapani 145,3 mm
Alcamo 138.7 mm
Palermo Punta Raisi 123 mm
Cinisi 115,4 mm
Tusa 86,2 mm
S. Ninfa 74,4 mm
Palermo 74 mm
Cattolica Eraclea 85,6 mm
Ribera 63,2 mm
Linguaglossa 59 mm
Cefalù 58 mm
Torto a Bivio Cerda 54,2 mm
S. Biagio Platani 52.6 mm
Piana degli Albanesi 52,5 mm
Xireni 52 mm
Caccamo 51 mm