Due falle depressionarie segnano profondamente il settore mediterraneo.
La prima, la fastidiosa depressione Leo (1009 hPa), si sposta lentamente dal Tirreno meridionale verso l’Adriatico meridionale amplificandosi in direzione delle coste greche occidentali, e la seconda, gemella depressionaria a 1009 hPa in cut-off sulla Penisola Iberica, mostra segni di rotazione dalla Spagna meridionale a quella orientale.
Questi vengono separati da un sussulto altopressionario nordafricano a 1014 hPa capace di inserire flussi di aria umida sull’intera area inasprendo le precipitazioni.
Sopra i territori nord-occidentale europei permane il pieno controllo anticlonico. Queenie, struttura a 1029 hPa, sovrasta le Isole Britanniche diffondendosi anche sulle vicine Regioni centrali continentali. Sulla vicina Scandinavia, invece, si osserva la ficcante discesa di un lungo fronte freddo proveniente dalle Regioni artiche, per ora innocuo.
La nuova posizione del ciclone Leo è facilmente individuata dai grossi cumuli lucenti sopra l’Adriatico meridionale. L’avanzata altopressionaria nordafricana ha obbligato Leo a traslocare verso la Penisola Ellenica, aumentando, però, i livelli di umidità su tutti i settori mediterranei centro-occidentali.
Nubi basse ricoprono la Spagna centro-meridionale. Precipitazioni intense sono associate a questo cut-off in quota che stenta a disgregarsi.
Tra la movimentata situazione meteorologica mediterranea e l’avvento delle nubi fredde e compatte delle lontane latitudini artiche, si scorge una enorme porzione continentale sgombra da nubi e protetta dalla vasta estensione dell’anticiclone Queenie.