L’alta pressione sta incrementando la sua azione protettiva sull’Europa Centro-Occidentale, scacciando così verso levante quella debole infiltrazione nuvolosa a carattere frontale che stava tentando di penetrare verso le Alpi Orientali. Il debole sistema nuvoloso in questione è collegato ai vortici di bassa pressione sulla Penisola Scandinava, ove resta ancora ben attiva l’azione principale della Depressione Dennis, la quale tuttavia ha perso potenza risalendo nel suo centro motore da 990 fino a 1001 hPa.
Il motivo della maggiore spinta anticiclonica sul comparto occidentale europeo è da attribuire al sistema ciclonico nord-atlantico posizionato a sud dell’Islanda. Si tratta di un’area depressionaria molto profonda, il cui minimo al suolo ha raggiunto la bellezza di 985 hPa, che sta scavando una saccatura in pieno Atlantico andando così a limitare il contributo oceanico altopressorio e stimolando la risalita della componente subtropicale in quota del cuneo anticiclonico.
Le due distinte aree depressionarie sono separate da uno stretto corridoio debolmente anticiclonico esteso dal Mare del Nord fino alle coste orientali dell’Islanda. Questo canale sarà sfruttato a dovere dall’alta pressione europea, nella sua ulteriore imminente spinta verso le latitudini scandinave.
La depressione scandinava si sta un po’ sfaldando, ma è ancora alimentata da impulsi instabili d’aria fresca da nord/ovest che hanno convogliato una perturbazione verso l’Europa Orientale. La coda di questa perturbazione, costituita da prevalenti nuclei temporaleschi, ha solamente sfiorato le zone alpine orientali, apportandovi sterile nuvolosità essenzialmente stratiforme.
Il recupero anticiclonico sull’Europa Centro-Occidentale scaccerà subito questo tentativo d’intromissione instabile. Nonostante il rafforzamento dello scudo d’alta pressione, un po’ di nuvolaglia si può osservare tra la Francia Meridionale e la Penisola Iberica, prodotta dallo scontro fra infiltrazioni d’aria fresca oceanica e l’aria più calda ed umida di matrice nord-africana che scorre nei bassi strati.
La Gran Bretagna è pienamente coinvolta dall’azione della depressione nord-atlantica, il cui perno è posizionato non molto distante dall’Islanda. Questa ruota depressionaria tenderà ulteriormente ad intensificarsi, ma non sarà in grado di muoversi significativamente verso levante, trovandosi contro il muro d’alta pressione invalicabile.