Il vivace ciclone Detlef a 1002 hPa sovrasta scalpitante le Isole Britanniche. Il suo sciame occlusivo raggiunge lo Stretto della Manica senza riuscire ad oltrepassarlo a causa della poderosa diga eretta dalla vasta struttura anticiclonica continentale.
L’area di azione elargita dal perno occidentale a 1020 hPa in risalita si fonde con il cuneo nordafricano meridionale Waltraud, avente lo stesso valore pressionario, ormai radicato al centro del Continente, liberando così l’intero versante centro-occidentale dalle intromissioni instabili oceaniche.
A nord-est è rilevante il movimento discendete dell’alta pressione Verti. Relegata sopra le latitudini artiche durante la scorsa settimana, ha iniziato domenica la sua discesa latitudinale, ponendo, oggi, il suo vertice a 1025 hPa sopra i confini sovietici occidentali, opponendosi di forza ai tenui tentativi depressionari scandinavi.
L’instabilità profusa da Detlef oscura i cieli britannici inondando l’intero settore con rovesci diffusi e prolungati. Gli scontri di massa contro la porzione settentrionale della vasta area altopressionaria europea si concentrano sopra lo Stretto della Manica, senza riuscire a sbarcare sulla terra ferma francese, se non con qualche sporadica nuvola.
Nuvolosità residua del dispiegamento frontale freddo di ieri si rileva sulla Repubblica Ceca. Questa è circondata da strutture anticicloniche vigorose concentrate a dissolverla completamente.
Altrove, ovvero sull’intero Bacino del Mediterraneo, sulla Penisola Iberica, sui Balcani, sulla Mitteleuropa e sui Paesi dell’Est spariscono le nubi e rispende incontrastato il sole, partecipando all’innalzamento termico.