L’alta pressione Xenia si pone, con il suo picco a 1022 hPa, a giudice della situazione meteorologica mitteleuropea. Situata in posizione strategica, divide la depressione Felix a 1009 hPa, in risalita dalla Penisola Iberica, da Erich, stabile sui Paesi Baltici.
La porzione più orientale di Felix (1015 hPa) si avvicina alle Alpi occidentali, trovando nell’anticiclone nordafricano un muro troppo alto da sormontare. La vastità della struttura anticiclonica nordafricana abbraccia anche i Paesi Balcanici e la Penisola Ellenica.
Poderoso vortice ciclonico (981 hPa) si costituisce sopra i cieli nordatlantici e, sfruttando gli instancabili venti freddi groenlandesi, allunga il suo braccio freddo sino alle coste portoghesi.
Nubi dense sovrastano i settori occidentali continentali. La veloce risalita del ciclone Felix, dalla Spagna alla Francia, lascia strascichi piovosi in Terra Iberica. Inoltre, il veemente fronte freddo nord oceanico riesce a far sentire la sua influenza lungo tutta la costa occidentale continentale, influenzando con rovesci sparsi il Golfo di Guascogna ed il Portogallo.
Temporali di calore giungono sino all’Italia, ma si infrangono contro la barriera rovente nordafricana sopra le vallate alpine.
Ad oriente, la depressione Erich concentra la sua influenza sopra i Territori Baltici e Russi, infilzandoli con soventi precipitazioni, senza riuscire, però, a sconfinare ad occidente poiché bloccata dalla vigile stazione di controllo altopressionaria mitteleuropea.