L’elemento saliente a breve termine.
Avremo un lieve miglioramento rispetto al week end appena conclusosi, dettato dalla parziale influenza anticiclonica oceanica il cui obbiettivo principale è tuttavia rappresentato dalla penisola scandinava. Un blocco anticiclonico che piloterà aria fredda continentale in direzione del Mediterraneo.
L’elemento saliente a medio termine.
Il medio termine sembra orientato verso quella ondata di freddo che abbiamo annunciato nel corso del precedente editoriale. La disposizione anticiclonica su Europa centro occidentale e settentrionale sarà tale da pilotare correnti fredde dalla Russia europea verso le nostre regioni. Da valutare con attenzione il contributo umido e mite offerto dal Mediterraneo, che potrebbe deporre a favore di instabilità fin sui settori tirrenici centro meridionali. Vi potrebbero essere nevicate a quote decisamente basse.
L’elemento saliente a lungo termine.
Long range che propone un graduale abbassamento e spostamento orientale del nucleo anticiclonico scandinavo, ad opera di ripresa depressionaria atlantica in sede canadese.
Il trend a lungo termine:
Scenario che depone a favore di un ritorno a condizioni termiche più vicine alla norma, da valutare una ripresa parzialmente zonale che porterebbe correnti oceaniche verso i settori occidentali europei.
Elementi di incertezza:
Sono diversi gli elementi da valutare. Primo fra tutti la tenuta del ponte anticiclonico tra alta delle Azzorre e nucleo scandinavo, nonché il suo posizionamento sui settori occidentali del continente.
A seguire, conseguenza delle dinamiche troposferiche, andrà seguita l’evoluzione depressionaria oceanica in sede canadese, che andrebbe ad influire notevolmente sulla tenuta anticiclonica suddetta.
Fattori di normalità climatica:
Dopo una fase dominata da prevalenti correnti occidentali, venute direttamente dall’Oceano Atlantico, ecco che il Mediterraneo sarà investito da correnti fredde di matrice continentale.
Lecito pertanto attendersi un sensibile calo delle temperature su tutto il comparto Mediterraneo, anche su valori di 10 gradi sotto le medie. A seguire si osserva un lento rientro alla norma, ma soltanto in prossimità delle feste natalizie.
Focus: evoluzione sino al 23 dicembre 2007
Prima fase previsionale che ci condurrà in ingresso week end, il tempo si mostrerà sostanzialmente stabile sulle regioni settentrionali, successivamente anche su buona parte delle centrali tirreniche. Permarrebbe un po’ di instabilità su regioni meridionali, in particolare il lato adriatico, ed un pò di variabilità sulle isole. Ma l’elemento di maggiore interesse è dato dalla progressiva rotazione delle correnti dai quadranti orientali, con conseguente sensibile calo termico e nevicate che potrebbero spingresi fin verso le coste adriatiche.
L’inizio settimana potrebbe proporre un parziale conivolgimento dei settori tirrenici, in particolare le zone interne, per erosione anticiclonica in direzione della penisola iberica ad opera delle correnti fredde orientali. Il contrasto con l’aria umida del Mediterraneo potrebbe portare la formazione di minimi secondri con fenomeni nevosi a bassa quota. In prossimità dell’ingresso in ultima decade mensile si potrebbe invece verificare un miglioramento meteo su tutte le nostre regioni.
Evoluzione sino al 28 dicembre 2007
Il ponte festivo natalizio potrebbe pertanto proporre condizioni di relativa stabilità, con temperature in lento rialzo fin verso valori prossimi alle medie stagionali. Tuttavia non è da escludere un ritorno di correnti umide oceaniche.
In conclusione.
L’editoriale odierno conferma in toto quella fase fredda che descrivemmo in occasione dell’ultimo editoriale. Nessuna ondata di freddo eccezionale, ma un periodo contraddistinto da temperature ben al di sotto delle medie ed occasioni per nevicate a quote estremamente basse.