Spesse volte mi è capitato di raccontare di inversione termica in Veneto, ogni tanto ritorno sull’argomento perché è sicuramente un fenomeno che è il fiore all’occhiello del clima veneto, a beneficiare di tale dono sono spesso le località della bassa pianura che riescono in questo periodo dell’anno a registrare gelate mattutine nonostante non vi sia nessuna ondata di gelo in atto.
Tra gli esempi che voglio prendere di più in considerazione c’è quello delle stazioni Arpav e MeteoVeneto padovane. In tal provincia ci sono i Colli Euganei, colline che sono preziose nello studio dell’inversione termica.
Riporto qui sotto le minime del giorno 8 novembre in pianura:
Galzignano -1.4°, Merlara -0.1°, Masi 0.1°, Balduina 0.4°, Urbana 0.6° Montagnana 1°, Ca’oddo 1.1°, Bresega 1.3°
Queste invece le minime nelle stazioni euganee:
Faedo Cinto Euganeo 5.3°, Monte Grande Rovolon 5.4°, Teolo 5.6°, Este loc. Calaone 5.8°
Da porre in rilievo la posizione peculiare di Galzignano, posta si a 13 m slm, ma in una zona di pianura pedecollinare incastonata in mezzo a colline che si innalzano immediatamente ad un altezza di 300/400 m slm, tale posizione garantisce forti inversioni.
Lo strato di inversione ha colpito oltre ai colli anche le prealpi, dove fin quasi sotto i 1000 m di quota si sono avute temperature positive. In montagna si sono registrate gelate diffuse, ma anche nelle Dolomiti il fenomeno dell’inversione ha colpito soprattutto i fondovalle e le conche alpine.
Tra le conche o fondovalle più fredde citiamo: Valmenera -8.6°, Marcesina -6.5°, Cansiglio loc. Tramedere -5.6°.
Località poste più ad alta quota hanno registrato invece le seguenti temperature: Passo Pordoi -2.9°, Passo Falzarego -1.7°.