Analisi a livello europeo
A 500 hPa gran parte dell’Europa continua a trovarsi sotto un dominio anticiclonico. Solo l’estremo Nord Est Europa e la Penisola Scandinava si trovano alle prese con le basse pressioni polari. Da domani avremo una intensa rimonta dell’Anticiclone delle Azzorre che dall’Oceano punterà la Gran Bretagna dove nei giorni successivi posizionerà un nucleo di geopotenziali molto elevato interessando così buona parte dell’Europa Occidentale. Questo provocherà un intenso, ma lento, affondo freddo che dalla Finlandia scenderà fino sul Mediterraneo Centrale provocando un netto calo dei Geopotenziali in particolare sull’Europa Orientale e sul Centro Sud Italia. Da sabato l’anticiclone delle Azzorre continuerà ad avanzare verso Nord Est interessando anche la Penisola Scandinava e tenderà a fondersi con l’anticlone presente sull’estremo Est Europa causando un cut off dell’affondo freddo che darà vita ad una goccia fredda che per qualche giorno stazionerà tra Balcani e centro-sud Italia. Da martedì è probabile che questa goccia fredda richiamerà un nuovo affondo freddo dal Nord Europa.
Al suolo si riprodurranno le dinamiche che abbiamo descritto in quota. Su tutta l’Europa persisterà un vastissimo campo anticiclonico che porterà pressioni sempre maggiori 1015 hPa e con punte massime vicine ai 1035 hPa. I massimi anticiclonici fino a mercoledì risulteranno posizionati sul Nord Ovest Europa. Da domenica avremo un abbassamento dei valori di pressione mentre si formerà un vasto corridoio anticiclonico dall’Ovest Europa alla Penisola Scandinava mentre l’Est Europa e le zone tra il Mar Ionio e l’Egeo si troveranno alle prese con una profonda depressione.
Analisi a livello Italiano
A 500 hPa fino ad oggi l’Italia sarà sotto un campo di geopotenziali elevati. Da domani la discesa fredda verso l’Adriatico e la concomitante rimonta anticiclonica a Nord Ovest delle Alpi permetterà alle correnti di provenire dai quadranti Settentrionali e a risultare piuttosto intense. Queste correnti oltre a portare una diminuzione termica, risulteranno piuttosto secche sul Nord Ovest, mentre sul resto d’Italia risulteranno relativamente umide e permetteranno un’instabilizzazione del tempo. Sul Sud Italia per via delle dinamiche atmosferiche queste correnti inizialmente probabilmente avranno una direttrice Occidentale.
A 850 hPa le temperature fino a giovedì tenderanno a restare stazionarie attorno ai +10° su tutta la Penisola. Da venerdì avremo un’intensa e rapida diminuzione termica che dalle alpi Orientali si propagherà al resto d’Italia. Le temperature si porteranno attorno gli 0° su tutta Italia con punte minime di -5° sul Nord Est e sulle Coste Adriatiche. Da lunedì è probabile un nuovo aumento con le temperature che su tutta Italia si riporteranno oltre gli 0°.
Al suolo su quasi tutta la penisola persisteranno dei valori di pressione sempre superiori ai 1015 hPa con punte massime di 1030 hPa sulle Alpi. Solo il Sud e parzialmente il versante Adriatico potrebbero scendere sotto i 1015 hPa per la presenza di un nucleo depressionario tra lo Ionio e la Penisola Ellenica. I valori di pressione più elevati saranno comunque sempre a Nord delle Alpi e di conseguenza sull’Italia avremo un flusso di correnti mediamente dai quadranti nord-orientali con delle varianti dovuti all’orografia .
Conseguente evoluzione
Sul Nord Ovest fino a martedì avremo un tempo variabile con schiarite alternate ad annuvolamenti. In particolare sulle zone pianeggianti, pedemontane e sui primi tratti vallivi le correnti umide orientali al suolo probabilmente permetteranno la formazione di sterile nuvolosità nei bassi strati. Le schiarite prevarranno invece sulle Alpi, sulla zona laghi ed in Liguria dove, tra l’altro avremo vento forte. Le temperature tenderanno a restare stazionarie con massime attorno ai +18° (qualche grado in più sulle Riviere) fino a domani, mentre da venerdì avremo una diminuzione termica in particolare in quota e nelle minime, mentre le massime diminuiranno in maniera più contenuta in Valpadana ed in maniera più sensibile in Liguria, e probabilmente non supereranno i +13°.
Sul Nord Est fino a martedì avremo un tempo variabile con schiarite alternate al passaggio di alcuni banchi nuvolosi. Alcuni di questi banchi nuvolosi, tra giovedì e venerdì e tra lunedì e martedì provocheranno delle precipitazioni che dalle zone a Nord del Po si sposteranno sulle zone a Sud del Grande Fiume, mentre negli altri giorni un discreto staü renderà il cielo piuttosto grigio sulla Romagna dove potrebbero verificarsi deboli precipitazioni. Le temperature tenderanno a restare stazionarie con massime attorno ai +18/+20° fino a domani, mentre da venerdì avremo una netta diminuzione termica con le massime che potrebbero per un paio di giorni non superare i +10°. Probabilmente la sensazione di freddo sarà amplificata dal vento.
Sul Lazio e Toscana fino a martedì avremo un tempo variabile con schiarite alternate al passaggio di alcuni banchi nuvolosi che solo sul basso Lazio e sulle creste appenniniche potrebbero provocare alcune precipitazioni. Solo tra domani e venerdì avremo il passaggio di un fronte che potrebbe provocare delle deboli precipitazioni su tutte le zone. Sulla Sardegna e sulla Campania avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali in particolare sulla Sardegna e sull’Appennino Campano dove la quota neve potrebbe portarsi temporaneamente anche sotto i 1000mslm. Le temperature tenderanno a restare stazionarie con massime oltre i +20°, con punte di +25° nel sud Sardegna, fino a domani, mentre da venerdì avremo una diminuzione termica molto sensibile con massime in pianura da sabato comprese tra +10 e +15°. La sensazione di freddo sarà amplificata dal vento dai forti venti da nord-est. Nelle valli interne appenniniche non sono da escludere le prime gelate anche a media-bassa quota.
Sul Versante Adriatico fino a domani mattina avremo bel tempo su tutte le zone disturbato ai piedi dell’Appennino dalla formazione di sterili nubi orografiche. Da domani pomeriggio avremo un peggioramento con un aumento della nuvolosità che per via dell’effetto staü probabilmente manterrà fino a martedì un cielo grigio con precipitazioni sparse più abbondanti alle pendici dell’Appennino. La quota neve potrebbe portarsi temporaneamente sotto i 1000mslm. Le temperature fino a domani tenderanno a restare stazionarie con massime attorno ai +20°, mentre da venerdì avremo una sensibile diminuzione termica con valori che nel week-end potranno rimanere sotto i +10° anche lungo le coste. La sensazione di freddo sarà amplificata dai forti venti settentrionali che spazzeranno tutto il versante.
Al Sud avremo sempre un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali a macchia di leopardo su tutto il territorio. Tra domani e venerdì il sud della Sicilia probabilmente verrà interessata da un intenso passaggio temporalesco che potrebbe provocare grandine e nubifragi. Le temperature fino a domani o venerdì tenderanno a restare stazionarie con massime attorno ai +22°, mentre tra venerdì e sabato avremo una sensibile diminuzione termica che porterà le massime a non superare i 15° anche all’estremo sud.
Qualche notizia per il Nord Ovest
Nei prossimi giorni il tempo permetterà senza problemi l’effettuazione delle pratiche agricole tipiche del periodo. Si sta facendo gravissimo nel frattempo il deficit idrico sul Piemonte e la Liguria con zone che hanno deficit dal 1° Gennaio 2007 superiori ai 600mm.