Lo scorso 30 Maggio è stata una giornata da ricordare, negli States, per la presenza dei Grandi Tornado che hanno devastato le Pianure Centrali, in particolare sugli Stati del Nebraska, Oklahoma, Kansas, Missouri.
Ne sono stati avvistati almeno 92 in un giorno solo, valore eccezionale, ma non come successe il famoso 03 Aprile 1994, quando se ne misurarono addirittura 148 tornado, che uccisero 315 persone.
Tuttavia, viene considerato un fatto anomalo già la presenza di un numero di tornado superiore ai 6 in un giorno, e 92 è, quindi, un valore fortemente anomalo per non dire eccezionale.
Tuttavia, aumenteranno le tempeste di questo tipo nei prossimi anni?
Già si intravedono dei segnali, quest’anno, di maggiore forza da parte delle tempeste nella zona del Golfo del Messico, come dimostra l’Uragano che ha colpito Haiti.
I Grandi Tornado del Nord America si verificano allorquando, sulle Grandi Pianure americane, si sviluppa uno scontro tra aria molto fredda proveniente dal Canada, ed aria più calda ed umida in risalita dal Golfo del Messico.
Nella settimana passata, il Canada centrale era sottoposto ad un’ondata di freddo insolita per la stagione, con temperature al suolo di circa 10°C inferiori alla norma di questo periodo.
In seguito all’instaurarsi di una profonda circolazione depressionaria, tale aria fredda si è potuta gettare in direzione delle Grandi Pianure statunitensi, ove è andata a contrastare fortemente con l’aria calda presente già di stampo estivo (isoterme di 15-17°C a 1500 metri di altezza).
I risultati sono stati la formazione di violenti temporali e la presenza di cumulo nembi, il tipo di nuvole dal quale si sviluppano poi i devastanti tornado.
Secondo le più moderne teorie climatiche (come mostrato anche dal film “The day after tomorrow”, in programmazione nelle sale italiane), l’Effetto serra avrebbe, tra le sue conseguenze, un aumento della frequenza e della violenza sia degli Uragani sia dei Tornado, a causa dell’aumento della temperatura dei mari e dell’energia disponibile per la formazione e lo sviluppo di tali tempeste.
Anzi, è possibile che il sistema atmosferico “sfoghi” il proprio surplus di energia dovuto all’incremento di CO2, proprio aumentando i fenomeni estremi sul nostro Pianeta, magari a scapito del tanto atteso aumento della temperatura media.