L’onda ciclonica in transito sulle regioni Alpine ha favorito l’ingresso d’aria più fresca in quota, con annesso transito frontale il quale ha favorito la genesi di una circolazione depressionaria nei bassi strati sul settentrione, con minimo barico al momento posizionato sull’alto Adriatico.
Sono in atto anche temporali, in particolare tra alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con fenomeni che coinvolgono anche aree pianeggianti. In precedenza, in mattinata, le piogge avevano interessato Liguria di Levante, alta Toscana ed Emilia, con fenomeni di una certa entità in corrispondenza dell’Appennino.
La coda del fronte nelle ultime ore ha raggiunto anche le Marche, con rapide e localizzate precipitazioni temporalesche in transito sulla provincia di Pesaro, prima di una rapida fuga verso il mare Adriatico.
E’ uno Stivale quest’oggi più che mai dai due volti, considerato che il vero protagonista è il caldo feroce che sta avvolgendo ancora in una morsa le regioni centrali Adriatiche e quelle meridionali. E così, mentre le temperature sono moderatamente calate sulle regioni Alpine, mantenendosi relativamente fresche anche nella pianura padana occidentale e sulla Liguria, al sud della Penisola e sulla Sicilia si è assistito a un ulteriore generalizzato lieve aumento, rispetto ai valori già pazzeschi rilevati appena 24 ore fa.
La palma di regione più calda anche quest’oggi va sicuramente alla Puglia. Attendendo i valori definitivi della giornata, spiccano i 45 gradi rilevati a Foggia Amendola e Bari, così come i 44 gradi di Brindisi e i 43 gradi di Gioia del Colle. Mentre per la località del Tavoliere siamo reduci dal record assoluto di 47 gradi del 25 giugno scorso, i 45 gradi del capoluogo potrebbero davvero presentare il nuovo valore più alto della storia.
Ma altre località pugliesi, e non solo, hanno raggiunto valori record o mensili o assoluti, tanto che questa rappresenterà sicuramente una giornata d’assoluto rilievo storico. Il tutto ad appena un mese di distanza dalla precedente ondata di calore di giugno, forse dalle potenzialità ancora maggiori e ipoteticamente irripetibile, ma che probabilmente aveva trovato delle basi leggermente meno favorevoli per sfogarsi in maniera così diffusa, come invece successo con l’onda di calore attuale.
Infatti al momento siamo reduci da una serie di giornate piuttosto calde che hanno accompagnato al culmine di caldo record attuale sul meridione, con i bacini marini circostanti le nostre regioni che hanno avuto modo di riscaldarsi, raggiungendo valori sicuramente più elevati di quelli di fine giugno scorso.
E’ stato caldo record quest’oggi anche sulle coste del medio Adriatico grazie alle correnti di “garbino” (il vento caldo da sud/ovest che si scalda ulteriormente in discesa sui pendii appenninici sottovento), che hanno spinto Pescara fino a ben 44 gradi, un valore sicuramente record assoluto, e Termoli a 42 gradi, valore certamente record di luglio che potrebbe abbattere quello recente assoluto stabilito a fine giugno appena 30 giorni fa.
E laddove non si sono raggiunti valori altissimi, è stata l’umidità e un’afa implacabile a farla da padrone. In Sicilia Gela si è fermata ad appena 35 gradi, ma con umidità addirittura quasi all’80% in pieno giorno, e indice di calore (temperatura percepita) raggiunto pari a ben +55,9°C, un valore di poco distante dal record assoluto di Cagliari Elmas, che nel luglio 2003 raggiunse in due occasioni un indice di calore pari a ben +57,8°C.
In Sardegna ha fatto gradualmente ingresso nel corso della mattinata il maestrale, determinando una fortissima differenza termica tra il nord-ovest ed il sud-est della regione. E così da un capo all’altro dell’isola si sono rilevati circa 20 gradi di differenza: mentre a Capo Caccia (SS) non si sono superati i 25 gradi, sul lato opposto dell’isola, a Capo San Lorenzo (CA), poco a nord di Muravera, si sono sfiorati i 45 gradi, in linea con la giornata di ieri. Il tutto mentre sul capoluogo regionale non si sono superati i 38 gradi.
Caldo da record anche su gran parte dell’Europa Balcanica. In Bulgaria addirittura raggiunti valori termici di 43-45 gradi, che rappresentano valori altissimi che battono i precedenti record che resistevano da oltre un secolo.
L’onda ciclonica, di cui evidenziato in apertura, in transito sulle regioni Alpine è seguita dall’ingresso di correnti occidentali di natura oceanica alle alte quote e intorno nord/ovest sui medi-bassi strati, che man mano vanno penetrando lungo la nostra Penisola: ciò determinerà l’allentamento della dorsale sahariana, con gli alti geopotenziali e le termiche elevatissime che saranno costrette a un significativo abbassamento di latitudine verso sud.
Ciò contribuirà, già nel corso delle prossime 24 ore, a porre una significativa attenuazione alla terribile ondata di calore che sta affliggendo ancora il centro-sud dell’Italia, con condizioni climatiche così eccezionali da favorire la propagazione di incendi distruttivi, di cui la maggior parte criminosamente dolosi, anche in aree boschive altamente pregiate e protette.