Il freddo sulla Scandinavia quest’anno è arrivato già a dicembre. Ma siamo nel grande nord d’Europa, dove da sempre inverno significa neve al suolo, fiumi gelati, tormenta e buio invernale. Nulla di anomalo quindi.
Freddo che mai è stato eccezionale, ma nella normalità stagionale; freddo che anche in gennaio mai è stato eccessivo e che addirittura nella regione dei fiordi norvegesi, ha lasciato il posto a temperature insolitamente miti, per il costante afflusso di aria tiepida dai quadranti sud-occidentali. Alluvioni sconvolgevano la regione di Trondheim, in quella di Tromso si faceva fatica a scendere sotto lo zero. Anche in Lapponia il freddo era smorzato.
La parte centro-orientale della grande Penisola veniva più direttamente influenzata da una corrente di aria fredda, dovuta all’espandersi graduale del Vortice Polare verso sud.
La zona Baltica diveniva sede di intense depressioni, spesso zona di scontro tra la mite aria oceanica e quella fredda di origine artico-russa. Nella seconda parte dell’inverno sono iniziate così le pesanti nevicate che hanno interessato il sud scandinavo, da Oslo fin verso Helsinki.
La capitale norvegese ha vissuto uno degli inverni più nevosi della sua storia recente, con il manto nevoso che per lungo tempo, fino ai nostri giorni, si è mantenuto attorno al mezzo metro di altezza. Ma non sempre neve e grande freddo, a queste latitudini vanno a braccetto. Infatti solo in Finlandia febbraio è stato termicamente rigido.
Ma proprio con l’inizio di marzo l’inverno ha dato una nuova stoccata. In Lapponia si è vissuto il periodo più freddo di tutta la stagione, con le temperature scese anche sotto i -40°C, come, ad esempio, a Kautokeino, e diffusamente sotto i -30°C. Anche nelle capitali, poste molto più a sud, i termometri sono scesi a livelli molto bassi per il periodo. A Stoccolma stanotte la temperatura era di -18.4°C, ad Helsinki di -17.6°C, mentre Kautokeino ed altre località lapponi sfondavano di nuovo il muro dei -30°C. Anche le regioni di Tromso e Trondheim hanno visto, seppur per un periodo limitato, il grande freddo. Valori fino a -11°C, ma accompagnati da tempeste di vento, sono stati registrati a Tromso, mentre Trondheim è scesa fino a -18°C.
Non si può dunque dire che il freddo scandinavo sia stato intensissimo quest’anno, a parte in Finlandia, più direttamente influenzata dalle masse d’aria continentali di provenienza russo-artica, e solo per brevi periodi in Svezia e Norvegia; ma nevoso, molto nevoso, come da anni non capitava, questo sì.