Sono stati molto freddi i primi giorni dell’anno nuovo nelle steppe delle Repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale. In Kazakhstan localmente si è scesi sotto i -40°C (a Kokpetky, minima -41°C il 3 gennaio e -44°C il 4 gennaio, quando anche Urdzahr è scesa a -41°C). Nella capitale Astana, la minima del 2 gennaio è stata -35°C, quella del 3 gennaio -33°C.
In 48 ore, tra sabato mattina e lunedì mattina, ora locale, sono caduti 129 mm a Kuala Lumpur, in Malaysia. Sempre nella penisola di Malacca, ma più a nord, già in Thailandia meridionale, Narathiwat ha registrato 142 mm in 24 ore, tra lunedì e martedì pomeriggio.
Gennaio è iniziato con caldo fuori stagione nel Messico nordorientale. Domenica 1 gennaio, sia Monterrey che Monclova hanno registrato una massima di quasi 34°C, 12° e 14°C più del valore medio delle massime del periodo. Il caldo si è fatto sentire anche lunedì 2 gennaio, quando le due città citate hanno superato ampiamente i 32°C.
A Oakland, in California, sono caduti 271 mm di pioggia dal 20 dicembre al 1° gennaio. Anche in altre località californiane nel periodo natalizio vi sono state piogge molto abbondanti. Spiccano i 299 mm in 24 ore di Honeydew e i 249 mm in 24 ore di Nap County, precipitazioni registrate venerdì 30 dicembre. Nella Sierra Nevada, Emigrant Cap ha registrato un impressionante accumulo totale di 864 mm, sempre dal 20 dicembre al 1° gennaio.
Venti sostenuti fino a 70 miglia orarie hanno soffiato martedì a Ikermit, nella Groenlandia sudorientale. La temperatura, durante la tempesta, è rimasta intorno ai -10°/-11°C.
Le piogge sono state localmente molto abbondanti ultimamente nella parte nord dello stato dell’Australia Occidentale. A Kuri Bay, per esempio, sono caduti 284 mm in 72 ore, tra venerdì mattina e lunedì mattina, ora locale. Ulteriori 92 mm sono caduti, nella stessa località, nelle 24 ore successive. A Kuri Bay, gennaio è comunque il mese più piovoso dell’anno, con un accumulo medio mensile di 432 mm.
Forti rovesci e temporali hanno investito parte del Madagascar orientale tra sabato e lunedì scorsi. A Toamasina sono caduti 180 mm in 48 ore. Nello stesso intervallo di tempo, Sambava ha registrato 107 mm.
Nevicata molto intensa a inizio anno sulla montagna più alta della Germania, la Zugspitze (Alpi Bavaresi), alta 2962 metri. Lo spessore del manto bianco al suolo è cresciuto dagli 85 cm della mattina di Capodanno ai 240 cm del pomeriggio di lunedì 2 gennaio. In dettaglio, lo spessore della neve aveva già raggiunto i 155 cm alle 24 GMT di domenica, cumulandone ulteriori 85 lunedì, giornata in cui la precipitazione, tradotta in pioggia, è stata pari a 48 mm. Quello che può apparire un accumulo eccessivo, rispetto ai millimetri registrati, può dipendere da accumuli dovuti al vento o a una sottostima della precipitazione, avvenuta con temperature molto basse (estremi del 2 gennaio -15,9°/-14,0°C). Nella serata di lunedì l 2 gennaio anche ai 720 metri di Garmisch la neve era ormai molto alta (58 cm al suolo, erano 37 alla fine della giornata di Capodanno).
Anche a Salisburgo, in Austria ma a pochi chilometri dalla cittadina tedesca di Bad Reichenhall, dove vi è stata la tragedia del Palaghiaccio crollato per la neve, con molte vittime, è caduta neve abbondante lunedì 2 gennaio. L’equivalente in pioggia è stato di 41 mm, con lo spessore del manto bianco arrivato a 26 cm.