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Il maltempo picchia ancora duro al Centro-Nord, Venezia sommersa dall’acqua alta

di Mauro Meloni
01 Dic 2008 - 16:32
in Senza categoria
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Dal Satellite si nota il progressivo spostamento del fronte perturbato verso est, ma il Centro-Nord è ancora coinvolto dal flusso sud/occidentale instabile collegato alla vasta struttura depressionaria che avvolge buona parte dell'Europa Centro-Occidentale. Copyright 2008 Eumetsat.
L’inizio dell’inverno meteorologico e del nuovo mese di Dicembre coincide con una persistente situazione di maltempo sul Centro-Nord. La nuova perturbazione, sopraggiunta di gran carriera nella serata di ieri, ha già lasciato tracce notevoli, sia per le precipitazioni che ha scaricato su talune zone, sia per i forti venti annessi all’evoluzione perturbati.

Fra gli eventi più particolari della giornata odierna, vi è l’eccezionale entità del fenomeno dell’acqua alta su Venezia: sul medio mare è infatti stato raggiunto un picco di marea di ben 156 centimetri alle ore 11 del mattino. Solo grazie ad un rapido cambio del vento, il livello della marea non è salito ulteriormente, ma ciò è bastato per creare enormi disagi e danni ai veneziani, un po’ meno ai turisti che hanno assistito ad un evento storico e poco importa se le passerelle sono state rese inservibili dal livello raggiunte dalle acque salmastre.

Rammentiamo che il fenomeno è stato incentivato dalla burrasca di scirocco in risalita lungo l’Adriatico, che ha pertanto impedito il reflusso delle acque. Si tratta di un evento che non si verificava con queste proporzioni da oltre 20 anni, ovvero dal febbraio 1986 quando si era raggiunto il livello di 158 centimetri di marea. Rimasti salvi i record del 1979 (oltre 160 cm) e del 1966 (oltre 190 cm), quella di oggi è stata la quarta marea più alta di tutti i tempi, da quando si effettuano le rilevazioni.

Il vento forte non è stato solamente una peculiarità dell’Adriatico, ma anche dei bacini di ponente: gli intensi venti di Libeccio continuano a soffiare dalla Riviera di Levante fino alla Campania, con il mare in pessime condizioni e mareggiate sui tratti litoranei più esposti. Le forti raffiche di vento, unite alla pioggia, hanno provocato nuovi disagi durante la scorsa notte in provincia di Roma così come sul sassarese, ove le raffiche massime ad oltre 100 km/h, unite a forti rovesci di pioggia, hanno creato diversi danni sull’arenile di Alghero e sulla città di Sassari.

Le piogge sono state le assolute protagoniste delle ultime ore sul Centro-Nord: forti temporali hanno colpito la Toscana, mentre la pioggia battente ha interessato le rimanenti zone, con importanti accumuli sull’Alta Toscana, sulle Venezie e sull’Alta Lombardia. Attualmente un miglioramento deciso interessa il Piemonte, il Ponente Ligure e l’ovest della Lombardia, mentre rovesci interessano l’Appennino Ligure e l’Alta Toscana, con nevicate al di sopra dei 900-1000 metri.

La neve è caduta invece nuovamente abbondante su tutta la fascia alpina e prealpina nella notte, a conferma di questo maltempo d’altri tempi in atto da diversi giorni. Abbondanti ed in parte inattese le nevicate cadute in Trentino, fin sui fondovalle: Bolzano è stata sommersa da ben 20 centimetri di manto nevoso. Nel corso del mattino una diminuzione dello zero termico ha colpito il Nord-Ovest, consentendo la trasformazione delle piogge in nevicate anche sulla Brianza e sul Comasco, finp alle quote più basse.

Nelle prossime ore le piogge e le nevicate tenderanno a concedere una parziale attenuazione, così come i venti forti. Ben altro scenario si vive sul Sud Italia, ove le perturbazioni non riescono a sconfinare e solo sulla Campania si generano addensamenti di nubi compatte. Le correnti meridionali favoriscono anche la persistenza di un clima piuttosto mite, con valori di 20 gradi o di poco superiori in alcune località di Puglia, Calabria e Sicilia. Decisamente ampio il divario rispetto ad alcune zone di pianura del Nord-Ovest, ove i termometri faticano a raggiungere i 5-6 gradi.

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