Le depressioni sul settore settentrionale dell’Oceano Atlantico si moltiplicano di giorno in giorno.
Oggi, quella a 983 hPa sorvola la Scozia ed il suo fronte freddo giunge sino alla Manica.
Il possente anticiclone azzorriano (1035 hPa) riesce ad affacciarsi, a fatica, sulla Penisola Iberica, liberandola dalle nubi più minacciose.
Intanto, poco più ad est, la depressione sarda-balearica a 1002 hPa mostra segni di movimento e cedimento, diffondendo il suo braccio occlusivo su tutto l’Arco Alpino e facendo migrare verso sud-est il suo fronte freddo. Anche i venti sono in via di attenuazione.
L’affondo deciso della nuova perturbazione atlantica, posta tra l’Islanda e la Scozia, comporta l’innalzamento di un fronte caldo mitteleuropeo che tende a sovrastare l’intera Norvegia. Il suo lungo fronte freddo genera una nuvolosità estesa che corre dal Mare del Nord sino alla Galizia, lasciando la capitale inglese ridente sotto il sole.
L’anticiclone delle Azzorre si rimette in mostra sulla Spagna, mentre sull’est europeo è ancora l’anticiclone russo a dettare legge.
Il ricciolo ciclonico impuntato sul Mare di Sardegna diffonde la sua occlusività dai Paesi alpini sino alla Slovenia, provocando piogge intense soprattutto a nord dei Paesi Balcanici.
La nuvolosità cellulare presente nel suo cuore depressionario è sintomo di temporali in atto, prolungati sino alla Liguria ed alta Toscana.