L’elemento saliente a breve termine.
Un’ampia ondulazione ciclonica di origine atlantica, innescata da un’altrettanto vivace depressione d’Islanda, raggiungerà l’Europa Centrale ed il Mediterraneo, provocando un peggioramento diffuso su tutte le nostre regioni.
L’elemento saliente a medio termine.
A seguire, dopo il parziale miglioramento per influenza anticiclonica da Ovest, ancora la depressione d’Islanda ad innescare altra ondulazione ciclonica che dall’Europa occidentale potrebbe raggiungere il Mediterraneo. Medio termine tra l’instabile ed il perturbato.
L’elemento saliente a lungo termine.
Poche le variazioni al tema osservabili nel long range. Intensa attività depressionaria tra Isole Britanniche ed Islanda, alta pressione delle Azzorre in pieno Oceano distesa lungo i paralleli, ondulazioni cicloniche oceaniche pronte a gettarsi sull’Europa occidentale e bacino del Mediterraneo.
Il trend a lungo termine:
Tale scenario confermerebbe in toto una linea evolutiva orientata alla prosecuzione di una fase instabile, a tratti perturbata, su buon parte dell’Europa Centrale e Meridionale, Italia compresa.
Elementi di incertezza: Se è vero che più indizi costituiscono una prova, si potrebbe assegnare alla suddetta evoluzione un’alta percentuale di realizzazione.
Tuttavia, negli ultimi giorni, la media delle osservazioni sui principali modelli di previsione mette in luce un possibile elemento di novità. Il rafforzamento di un campo di alta pressione tra Penisola Scandinava e Russia Europea, il cui ruolo potrebbe cambiare parzialmente le carte in tavola. Vedremo se trattasi di semplice ipotesi o di qualcosa eventualmente realizzabile.
Fattori di normalità climatica:
Gli scampoli estivi vissuti nel corso del weekend lasceranno ben presto luogo ad un calo termico via via marcato. Merito di una rotazione delle correnti dai quadranti prevalentemente Settentrionali.
Bene sottolineare comunque che trattasi di un ritorno alla normalità, insomma a quelle che sono le medie trentennali di riferimento.
Focus: evoluzione sino al 18 marzo 2007
Quella agli albori sarà una settimana caratterizzata da spiccata instabilità. Inizialmente al Nord, successivamente al Centro Sud, laddove i fenomeni potranno risultare localmente intensi. Il calo termico atteso nel weekend potrebbe portare un calo della quote neve a quote medio alte su Alpi e Appennini.
Inizio della prossima settimana che potrebbe portare un miglioramento, temporaneo, per cuneo anticiclonico da Ovest. A seguire nuovo possibile peggioramento ad iniziare dalle regioni Settentrionali, poi in quelle Centrali ed infine Meridionali. Si conferma pertanto un possibile nuovo deciso peggioramento a cavallo tra metà mese e l’inizio dell’ultima decade.
Evoluzione sino al 23 marzo 2007
Inizio dell’ultima decade che potrebbe pertanto avvenire all’insegna di condizioni meteo spiccatamente instabili, in particolare sui settori occidentali del Centro Nord.
In conclusione.
La lettura dei modelli indica inesorabilmente una fase marzolina tutt’altro che monotona. Avremo dinamicità atlantica piuttosto pronunciata, con occasioni ripetute per precipitazioni, localmente abbondanti, in molte aree della nostra Penisola.