A grandi linee l’evoluzione dei prossimi giorni resta confermata anche se purtroppo continuano a mancare le grandi piogge primaverili sull’80% del territorio del Nord Ovest.
Andando a vedere l’evoluzione, a 500 hPa tra oggi e lunedì una goccia fredda continuerà ad interessare la Penisola Iberica, mentre a Nord Ovest delle Alpi avremo un nucleo anticiclonico con dei massimi di geopotenziale che faranno provenire le correnti dai quadranti orientali sul Nord Italia. Sul Sud Italia invece avremo una gobbetta anticiclonica Subtropicale che tenderà a far provenire le correnti generalmente dai quadranti Occidentali. Tra martedì e venerdì avremo la fusione tra l’anticiclone Subtropicale e i massimi di Geopotenziale a Nord Ovest delle Alpi con la formazione di un ponte anticiclonico che transiterà con i suoi massimi sul versante orientale della Penisola. Questo farà sì che le correnti sull’Italia proverranno generalmente dai quadranti meridionali in un contesto di geopotenziali piuttosto alti ad esclusione della Sardegna continuamente influenzata dalla goccia fredda presente sulla Penisola Iberica. Da venerdì è probabile un avanzamento verso Est della goccia fredda, ma la sua traiettoria è ancora incerta.
Al suolo fino a venerdì prossimo avremo dei massimi anticiclonici a Nord delle Alpi con dei nuclei depressionari sul Nord Africa; questo farà sì che su tutta Italia le correnti tenderanno a provenire generalmente dai quadranti orientali. Potremo avere la formazione di massimi anticiclonici sulla Penisola durante la settimana che tenderanno a far cambiare la direzione di provenienza delle correnti, ma probabilmente saranno eventi effimeri.
Vista l’evoluzione barica, sul Nord Ovest tra oggi e lunedì avremo un tempo abbastanza bello con una cumulogenesi più che altro pomeridiana in particolare sulle zone montuose. Tali annuvolamenti probabilmente daranno luogo ad alcuni rovesci o locali temporali principalmente sulle zone montuose in prossimità della pianura, le zone pedemontane, le zone prealpine e le zone appenniniche. (oltre che alle zone limitrofe). Tra martedì e mercoledì il tempo dovrebbe risultare nuovamente abbastanza bello con il transito di alcune velature, mentre tra giovedì e venerdì dovrebbe lievemente aumentare l’instabilità pomeridiana con una cumulogenesi pomeridiana in grado di dare luogo a qualche rovescio o temporale sulle zone descritte prima.
Sul Nord Est tra oggi e lunedì avremo un tempo abbastanza bello con una cumulogenesi più che altro pomeridiana in particolare sulle Dolomiti e sull’Appennino. Tali annuvolamenti probabilmente daranno luogo ad alcuni rovesci o locali temporali principalmente sulle zone Dolomitiche in prossimità della pianura, sulle zone prealpine, sull’Appenino Emiliano, e sul Friuli. Tra martedì e mercoledì il tempo dovrebbe risultare nuovamente abbastanza bello con il transito di alcune velature. Tra giovedì e venerdì dovrebbe tornare l’instabilità pomeridiana con un aumento della cumulogenesi in grado di dare luogo a qualche rovescio o temporale sulle zone a Nord del Po.
La quota neve di eventuali fenomeni tenderà a posizionarsi oltre i 2300mslm.
Sul Versante Tirrenico tra oggi e giovedì avremo un tempo abbastanza bello anche se sull’Appenino potremo avere una certa instabilità pomeridiana con la formazione di cumuli in grado di provocare qualche rovescio o temporale in particolare tra oggi e lunedì, e giovedì. Da venerdì è probabile un aumento dell’instabilità con i fenomeni che tenderanno a diffondersi un po’ su tutte le zone. Sulla Sardegna fino a venerdì avremo un tempo instabile con annuvolamenti in grado di provocare dai rovesci o temporali in particolare nell’entroterra. Da martedì la probabilità di formazione e la diffusione di questi fenomeni aumenterà fino a venerdì quando probabilmente potremo avere rovesci e temporali diffusi anche molto intensi.
Su tutto il Versante Adriatico tra oggi e lunedì avremo un tempo relativamente instabile con degli annuvolamenti in grado di provocare qualche rovescio o temporale più probabile sull’Appennino. Da martedì poi il tempo tenderà a migliorare con il ritorno del sole almeno fino a venerdì.
La quota neve di eventuali fenomeni tenderà a posizionarsi oltre i 2300mslm.
Al Sud fino a giovedì il tempo sarà abbastanza bello, anche se una cumulogenesi nelle zone interne della Sicilia e della Calabria potrebbe dar vita ad annuvolamenti in grado di provocare qualche rovescio o temporale in particolare tra oggi e lunedì e nella giornata di mercoledì. Da venerdì probabilmente l’instabilità tenderà ad accentuarsi con i temporali e i rovesci che tenderanno a diffondersi su tutte le zone.
La quota neve di eventuali fenomeni tenderà a posizionarsi oltre i 2300mslm.
Nell’aggiornamento di mercoledì prossimo vedremo se verrà confermata questa evoluzione che resta piuttosto discordante tra i vari modelli.
Termicamente, nei prossimi giorni, le temperature a 850 hPa (con l’altezza del geopotenziale nella libera atmosfera tenderà a posizionarsi intorno a 1520mslm) tenderanno a restare stabili su tutta Italia tra +9 e +5°. Punte massime di +10° potrebbero registrarsi sulle Alpi e sulla Sicilia.
Le precipitazioni dei giorni scorsi hanno lievemente attenuato il deficit idrico sulle Alpi Cozie, sulle Alpi Marittime e sulle zone limitrofe, per il resto del Nord Ovest purtroppo continuano a scarseggiare le tanto attese precipitazioni primaverili e i modelli non lasciano sperare in peggioramenti degni di nota nei prossimi giorni.
Guardando i livelli idrometrici, il Po si trova a livelli idrometrici notevolmente bassi (con portate che sono anche sotto ad 1/5 della media del periodo), e ai grandi bacini artificiali mancano migliaia di metri cubi di acqua per arrivare al livello medio del periodo. Per quanto riguarda i grandi Laghi abbiamo il Lago Maggiore con un livello idrometrico sotto la media insieme alle portate erogate che anch’esse sono sotto la media, mentre il Lago di Como risulta sopra la media anche grazie al fatto che le portate erogate sono ridottissime. Aggiungo che dal mio punto di vista questo andamento siccitoso non dimostra nessun cambio climatico in quanto sono eventi avvenuti anche in passato riconosciuti da memorie storiche e dall’evoluzione del territorio.