L’elemento saliente a breve termine.
Il passaggio di una debole perturbazione oceanica indurrà una instabilizzazione delle condizioni atmosferiche. Temporaneo indebolimento anticiclonico che sarà causa di rovesci e qualche temporale, concentrati essenzialmente sulle regioni centro meridionali.
L’elemento saliente a medio termine.
Indebolimento anticiclonico che, come detto, si rivelerà temporaneo. La persistenza di una figura ciclonica tra Spagna e Marocco fungerà da richiamo ad ulteriori apporti perturbati provenienti dall’Atlantico. Si avrà, in risposta, un rinforzo dell’Alta Pressione nord africana sul Mediterraneo centrale, che andrà ad alimentare la struttura anticiclonica presente sui settori centro orientali del Continente europeo. Tempo stabile in vista, un remake della situazione attualmente in essere.
L’elemento saliente a lungo termine.
Per poter scorgere cenni di cambio circolatorio, significativi, bisogna spingersi alla fine di Ottobre, periodo nel quale si evidenzia una maggiore ondulazione delle correnti oceaniche.
Il trend a lungo termine:
Affinché possa materializzarsi un vero cambiamento si dovrà sperare nell’Alta Pressione delle Azzorre, indicata in proiezione meridiana verso l’Islanda. Dovremo valutare la tenuta ciclonica iberica e quella della struttura anticiclonica continentale, che potrebbe stoppare, ma il condizionale è d’obbligo, le velleità orientali delle depressioni atlantiche.
Elementi di incertezza:
Leggendo attentamente il passo precedente si intravedono quelli che potrebbero essere i principali elementi d’incertezza ad uno schema barico che andrebbe a condurci in direzione del vero Autunno.
Va detto infatti che da tempo i principali Global Models identificano una risoluzione della ferita barica iberica, ma non possiamo trascurare la possanza anticiclonica continentale, che sinora s’è dimostrata essenziale nel bloccare l’espansione meridionale delle perturbazioni oceaniche.
Fattori di normalità climatica:
Osservando i diversi diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari, è evidente come il lungo termine sia piuttosto intricato. Le temperature dovrebbero oscillare sulle medie stagionali, mentre le precipitazioni sembrano crescere negli ultimi giorni del mese.
L’ondulazione nella curva precipitativa è ascrivibile ad un abbassamento del flusso oceanico, ma resta da valutare il grado di interessamento delle nostre regioni.
Focus: evoluzione sino al 28 ottobre 2008
Primo step previsionale segnato da una crescente instabilità, frutto del transito di una debole perturbazione oceanica sulle regioni settentrionali. Non un peggioramento organizzato, ma avremo un indebolimento della struttura anticiclonica che favorirà l’insorgere di rovesci e temporali in particolare sulle regioni centro meridionali e le isole maggiori.
A seguire è previsto un nuovo rinforzo dell’Alta Pressione sia sul Mediterraneo che sull’Europa centro orientale. La persistenza di ampia area perturbata sulla penisola iberica porterà aria mite nord africana sulle nostre regioni, mantenendo condizioni climatiche tardo estive. Depressione che andrà seguita con attenzione, non è da escludere infatti che nuovi apporti perturbati oceanici la spingano verso est, con interessamento dello Stivale che vedrebbe così, a fine mese, un vero peggioramento di stampo autunnale.
Evoluzione sino al 02 novembre 2008
Passaggio mensile che propone indiscusse incertezze. Evoluzione che non può prescindere dallo step previsionale succitato, tuttavia appare probabile una fase instabile-perturbata ad opera di depressione proveniente dal nord Atlantico.
In conclusione.
Giunti al giro di boa settimanale notiamo una certa linearità previsionale nell’identificare la ripresa autunnale alla conclusione del mese.