La primavera continua a manifestarsi apparentemente bizzarra, in realtà l’attuale fase in corso ripercorre una prassi che molto spesso, in passato, offrivano facilmente i mesi di Marzo ed Aprile, con frequenti fasi favorevoli ad instabilità diffusa, e campo termico su valori inferiori alle medie del periodo.
Tuttavia i nostri giudizi non possono che essere facilmente condizionati dal trend meteorologico a cui siamo stati abituati nei mesi trascorsi durante il semestre cosiddetto freddo. Ebbene, la grande costante mitezza associata a prevalenti fasi altopressorie rappresentano un ricordo sempre più sbiadito.
Dal 19 marzo scorso la modifica circolatoria, già peraltro in atto a vasta scala da qualche settimana prima, ha cominciato ad avere ripercussioni sempre più importanti anche sul Mediterraneo centro-occidentale e sull’Italia.
Al seguito dell’offensiva polare di notevole rilevanza per il periodo, siamo come entrati in una sorta di tunnel da cui non si esce facilmente, e che presenta costanti situazioni a carattere ciclonico, le quali determinano generalizzata instabilità.
Instabilità è ormai la parola d’ordine degli ultimi 7-10 giorni, ed il tunnel appena descritto appare realmente come un tentativo di compensazione della stagione fredda completamente assente negli ultimi mesi.
Fin quando possa continuare non è dato sapersi, anche se questa settimana appare decisamente condizionata da condizioni meteo tutt’altro che favorevoli al sole e al bel tempo.
La circolazione barica resta infatti sostanzialmente bloccata, con una struttura ciclonica dominante fra Penisola Iberica, Francia ed Italia. Anche nella giornata odierna vede la presenza di due distinti vortici in quota, il primo sul Golfo di Biscaglia ed il secondo centrato proprio sul nostro territorio, in corrispondenza delle regioni centrali.
Ed è proprio quest’ultimo vortice ad aver favorito anche oggi spiccata instabilità, maggiormente esaltata nelle ore centrali del giorno e dovuta alla presenza d’aria ancora piuttosto fredda in quota, con un’isoterma di ben -29,9°C registrata a 500 hPa dal pallone sonda lanciato da Pratica di Mare alle ore 13.
Temporali dunque protagonisti della giornata, con iniziale manifestazione prevalente nelle zone costiere specialmente fra basso Adriatico ed alto Ionio: ciò ha determinato condizioni meteo piuttosto perturbate sulla Puglia, tanto da favorire non solo la caduta di quantitativi pluviometrici mediamente intorno ai 10 mm nelle ultime 12-18 ore sulle principali località, ma anche impedendo alle temperature massime di salire oltre gli 11-13 gradi.
Nel corso della giornata, a seguire l’instabilità si è manifestata anche sulle zone interne e sulla catena Appenninica, col sole maggiormente alto sull’orizzonte, ad incentivare l’attività termoconvettiva.
La configurazione barica giocherà un ruolo particolare anche per i prossimi giorni, variando molto poco: le due figure di Alta Pressione, quella Finnica e quella Oceanica, giocano un ruolo fondamentale nella scena, mantenendo ingabbiata la circolazione instabile ciclonica sul Mediterraneo centro-occidentale, anche se la pressione diminuirà su gran parte del Continente Europeo.
Con tale configurazione, avviene l’inevitabile contrasto tra aria fresca continentale di provenienza Russa, e l’aria più mite mediterranea ed oceanica innescata dai vari vortici in quota appena descritti in precedenza.
L’Alta Pressione oceanica in parziale cedimento sta infatti consentendo l’alimentazione sempre maggiore di correnti instabili oceaniche che andranno a rinvigorire la situazione depressionaria tra l’Iberia e le Baleari già dalle prossime ore, con peggioramento atteso domattina a partire dalla Sardegna.