Sabato alle 18 GMT il tifone Jangmi era una pericolosa tempesta in rotta di collisione con Taiwan. La tempesta era centrata a 21,8° 123,7°E e si spostava verso nordovest a 15 km/h. Il tifone era accompagnato da venti sostenuti a quasi 250 km/h, che ne facevano un “categoria 5”. Le raffiche hanno raggiunto i 300 km/h. Dal momento che le acque dell’oceano sono un po’ più fresche nei pressi di Taiwan, la tempesta dovrebbe perdere intensità nelle prossime ore, impattando comunque domenica, intorno alle 12 GMT, sulla parte meridionale dell’isola come tifone di categoria 4, con venti sostenuti fino a oltre 200 km/h.
In Atlantico, la ts Kyle è riuscita a raggiungere lo status di uragano. Alle 21 GMT di sabato, la tempesta era centrata a 34,3°N 69,7°E (315 miglia a ovest-nordovest di Bermuda), accompagnata da venti sostenuti fino a 120 km/h (raffiche a 145 km/h). La tempesta si muoveva verso nord a 37 km/h. Durante la giornata di domenica, Kyle dovrebbe mantenere invariata la sua forza, poi, avvicinandosi alla Nuova Scozia, verrà a trovarsi su acque più fredde, iniziando ad indebolirsi. Intorno alle 6 GMT è previsto il landfall, in Nuova Scozia o in New Brunswick (ma non è neppure escluso che il landfall avvenga all’estremità nordorientale del Maine), come tempesta tropicale, con venti sostenuti fino a 96 km/h.
Ancora piogge intense in Cina meridionale per effetto del passaggio della tempesta, ex tifone, Hagupit. Tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, registrati 109 mm a Lancang, nello Yunnan. Coinvolto nei fenomeni anche il Laos settentrionale, dove Oudomxay ha registrato 132 mm di pioggia tra le 6 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato. Per le intense piogge dei giorni scorsi e le conseguenti alluvioni, oltre 40 le vittime di Hagupit, 26 in Vietnam e 16 in Cina.
Una bassa pressione formatasi nei giorni scorsi in India nordorientale si è poi spostata sul Bangla Desh, rimanendo a lungo quasi stazionaria. A Ishurdi sono stati registrati 95 mm tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì.
93 mm di pioggia sono stati registrati a Melilla, enclave spagnola sulle coste nordafricane, tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato (92 dei quali nelle prime 12 ore). Nello stesso periodo, 41 mm a Gibilterra.
Un ciclone ha interessato il Mar Nero fra venerdì e sabato. Si è trattato di una tempesta con caratteristiche da TLC (Tropical Like Cyclone), con convezione intensa nei pressi del centro del sistema e successiva formazione di un occhio. Precipitazioni intense hanno interessato varie stazioni della Turchia settentrionale. Tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 55 mm a Sinop, 44 a Inebolu, 38 a Giresun, 36 a Sansun. Notevoli anche i 71 mm di Iskenderun, nel sud del paese. La tempesta di cui si è accennato ha provocato anche forti venti, a Istanbul le raffiche hanno raggiunto i 63 km/h.