La seconda metà dell’inverno e la primavera del 2024 hanno portato condizioni meteo estremamente piovose nel Nord Italia, in particolare nelle aree alpine, dove le precipitazioni si sono trasformate in neve. A partire dalla fine di maggio e persino a metà giugno, sono stati registrati spessori nevosi eccezionali tra i 2500 e i 3000 metri. Questi accumuli di neve, come non se ne vedevano da decenni, lasciavano ben sperare per una stagione positiva. Tuttavia, l’estate, divenuta ormai una sorta di ‘quinta stagione’, ha rapidamente sciolto tutto ciò che era caduto nei mesi precedenti.
<h2>Scomparsa rapida del manto nevoso</h2>
<p>In appena venti giorni, la neve è scomparsa quasi completamente sotto i 3000 metri, lasciando le riserve di neve e ghiaccio solo alle altitudini più elevate. Questo scenario, sebbene drammatico, non è del tutto inaspettato, dato che il trend estivo era già noto.<a href="https://www.meteogiornale.it/2024/07/il-caldo-a-35-gradi-non-e-piu-eccezionale-e-forse-a-40-una-spiegazione-meteo/"><strong> Si sperava, tuttavia, in un ridimensionamento della stagione di ablazione</strong></a>, il periodo in cui i ghiacci si riducono. Purtroppo, le aspettative sono state deluse.</p>
<h2>Il caldo di luglio e l'imminente agosto</h2>
<p>Le tre settimane di caldo intenso hanno comportato l'eliminazione della neve fino alle quote più alte. Il vero problema è che agosto, e possibilmente anche settembre, sono alle porte, mesi in cui il manto nevoso può ulteriormente assottigliarsi, arrivando fino a 4000 metri. La situazione è davvero preoccupante poiché il cambiamento climatico ha devastato il meteo alpino, considerato un vero hotspot climatico. <a href="https://www.meteogiornale.it/2024/07/meteo-15-giorni-fornace-sahariana-a-pieno-regime/"><strong>Le Alpi risentono degli effetti del cambiamento climatico con una violenza maggiore rispetto ad altre aree del mondo.</strong></a></p>
<h2>Riflessioni sul futuro delle Alpi</h2>
<p>Alla luce di questo contesto, la situazione appare drammatica. Il meteo alpino è stato duramente colpito, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Il cambiamento climatico ha portato a un'accelerazione della fusione dei ghiacci, un fenomeno che continua a peggiorare con il passare degli anni. Il meteo estremamente caldo e la riduzione delle nevicate invernali contribuiscono a un quadro allarmante per il futuro delle Alpi e delle risorse idriche che esse forniscono.</p>