Il CNR ha rielaborato i dati relativi allo scorso mese di Luglio in Italia, paragonandolo al lunghissimo database a loro disposizione, che inizia a partire dall’anno 1800.
Ovviamente, per i periodi precedenti alle osservazioni regolari ed estese sul nostro territorio (quasi tutto il XIX Secolo), vengono presi in considerazioni dati mediati tramite calcoli matematici, per supplire alle stazioni di misura allora inesistenti.
Nel complesso di ottiene un database lungo e piuttosto omogeneo.
Sono stati risolti (o almeno lo si spera), i problemi nelle rilevazioni delle precipitazioni piovose, che avevano creato alcune incongruenze nei mesi passati.
Il mese di Luglio 2008 si è dunque concluso con uno scarto termico di +1,23°C rispetto alla norma 1961-90, ponendo tale mese al 17° posto nella classifica dei più caldi dal 1800 ad oggi, ben lontano dal record di caldo del 2003 (+2,83°C), ma anche lontanissimo dal Luglio più freddo, che fu quello del 1833 (-3,80°C).
La zona più calda quella sud orientale italiana, con la Puglia sopra la norma di almeno 2°C.
Il Nord Italia, la Toscana, e Sardegna e Sicilia settentrionali, le zone più “fresche”, con scarti termici inferiori a +1,0°C.
Mese nel complesso molto asciutto, con -49% di pioggia (in media è piovuto solo la metà della norma), anche se è piovuto abbastanza su tutto l’Arco Alpino, ed in parte sullo Ionio.
Il mese si pone al 33° posto nella classifica dei più asciutti, mentre il più piovoso è stato il già citato Luglio del 1833, quando piovve il 216% rispetto alla norma.
Un mese dunque abbastanza caldo ed asciutto, specie al Centro Sud ed Isole, pur senza mai avvicinarsi a livelli record.
Vedremo poi i risultati relativi al mese di Agosto, nonché quelli riguardanti l’intero trimestre estivo.