L’elemento saliente a breve termine.
Il weekend si preannuncia stabile e soleggiato su tutte le regioni, causa il campo di alta pressione subtropicale atteso in ingresso sul Mediterraneo. Un nuovo balzo termico verso l’alto porterà clima primaverile lungo tutto lo stivale, tuttavia torneranno diffusamente nebbie e foschie in pianure e valli.
L’elemento saliente a medio termine.
Anticiclone destinato ad un progressivo spostamento verso Est, in direzione di Grecia, Turchia e Mar Nero, incalzato da una moderata irruazione d’aria fredda sull’Europa Sud occidentale. L’alta delle Azzorre è prevista in spinta meridiana e congiungimento con l’anticiclone groenlandese, mentre il ramo orientale del Vortice Polare, sulla Scandinavia, s’allungherà verso Sud pilotando masse d’aria Artico-Marittima. La formazione di una depressione su Spagna orientale, Baleari e Tirreno occidentale determinerà un richiamo Sud occidentale sull’Italia, con fase peggiorativa accentuata, piogge al Centro Nord, poi al Sud, abbondanti nevicate sui rilievi.
L’elemento saliente a lungo termine.
Possibile identificare l’alta delle Azzorre tra Oceano e Portogallo, mentre sull’Europa Settentrionale ed orientale permarrebbero temperature tutto sommato invernali. Il Vortice Polare è visto in compattamento tra Artico canadese ed Artico Europeo.
Il trend a lungo termine:
Scenari ipotazzibili tanti, tuttavia si potrebbe profilare un periodo baricamente dinamico, col Mediterraneo che potrebbe risultare sede di nuovi affondi perturbati. Da stabilire eventuali interazioni fredde anche se la posizione dell’anticiclone oceanico sembra scongiurare nuove onde calde dal nord Africa e pronto per eventuali risalite dinamiche verso Nord.
Elementi di incertezza: Ribadiamo quanto sia importante la fase perturbata attesa nel corso della prossima settimana. Non è da eslcudere un progressivo isolamento della struttura depressionaria iberica sul bacino Centrale del Mediterraneo.
Il mantenimento di condizioni moderatamente instabili potrebbe favorire nuovi ingressi perturbati in seno alle nostre regioni. Ad onor del vero, possibilità comunque tra le meno accreditate, vi potrebbe essere un’estensione dell’alta delle Azzorre sulle nostre regioni, con nuovo miglioramento a fine mese.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi proposta mostra un progressivo allineamento verso valori termici consoni alla stagione, anche se alcuni run modellistici propendono per lievi anomalie positive specie al Sud Italia.
Da considerare la fase “calda” finora vissuta, la quale rappresenta un andamento climatico notevolmente anomalo e che potrebbe essere ricompensato soltanto da una prsoecuzione stagionale a dir poco storica dal punto di vista del freddo.
Focus: evoluzione sino al 30 gennaio 2007
Come detto ci si prepara ad un weekend ideale per le gite fuori porta, nonché fuori stagione. Meta ideale il mare, laddove le temperature risulteranno più che primaverili. I rilievi soffrono, purtroppo, della carenza cronica di precipitazioni nevose. Situazione negativa che verrà accentuata nel fine settimana, col caldo anomalo che si farà strada specialmente in quota. Le pianure e le valli, sotto inversioni termiche, potranno difatti essere interessate da nebbie e foschie con live contenimento del rialzo termico diurno.
Da domenica si dovrebbe cambiare registro, con le prime nubi attese al Nordovest e alto Tirreno. Preludio al peggioramento della prossima settimana, caratterizzato da precipitazioni dapprima sui settori di Ponente del Centro Nord, poi in estensione al Sud. Causa umide correnti Sud occidentali richiamate dal minimo di pressione in posizionamento tra Baleari e Sardegna. La fase successiva potrebbe portare da un isolamento della depressione sul Mediterraneo Centrale, con presecuzione della fase instabile-perturbata su tutte le regioni. Importante segnalare le nevicate, abbondanti sui rilievi alpini ed appenninici.
Evoluzione sino al 04 febbraio 2007
Spingersi oltre tale barriera temporale appare impresa come sempre assai ardua. Si possono escludere, con buona probabilità, fasi anticicloniche di puro stampo subtropicale. Qualora poi dovesse reiterarsi una situazione depressionaria, il Mediterraneo potrebbe risultare l’obbiettivo di nuove incursioni perturbate a carattere freddo.
In conclusione.
Nel corso dell’ultimo editoriale sottolineammo l’importanza di uno sblocco all’attuale fase di stallo, a prescindere dall’interessamento, o meno, dell’Italia dall prossima incursione fredda. Avremo una maggiore dinamicità e ciò potrà deporre per una sostanziale ripresa dalla normalità invernale.