La configurazione barica che ha preso piede in Europa e sull’Italia sarà duratura e avrà ripercussioni anche sull’avvio del nuovo mese. Da un lato l’anticiclone si protende dal lato occidentale del Continente verso la Scandinavia, ove va posizionato il proprio fulcro.
Ciò comporta il blocco dei flussi oceanici verso l’Europa, con aria calda che risale dalla Penisola Iberica verso le Isole Britanniche. Una depressione, colma d’aria fredda e alimentata da ulteriori contributi di correnti russo-scandinave, domina sul resto d’Europa con il cuore del vortice posto tra Balcani e Mar Nero.
L’Italia tende così a rimanere maggiormente coinvolta dalle correnti fredde che arrivano dai Balcani, in grado di portare instabilità temporalesca su svariate regioni. Nell’ultima parte di settimana il tempo si deteriorerà proprio per la maggiore influenza della depressione balcanica.
L’intrusione d’aria più fredda in quota darà manforte a temporali e acquazzoni, che si distribuiranno in forma irregolare sulla Penisola, risultando più frequenti su aree interne e montuose nelle ore centrali del giorno.
Tale scenario non varierà più di tanto nemmeno per il weekend e tutto il ponte del 2 Giugno, con la saccatura posizionata stabilmente sui Balcani che piloterà una serie di impulsi d’aria fresca che alimenteranno l’instabilità, mantenendo nel contempo clima piuttosto fresco.
Le temperature saranno inferiori alla norma sulle aree della Penisola maggiormente coinvolte dall’instabilità e poi lungo i versanti adriatici e in Appennino, zone più esposte alle correnti che continueranno ad affluire dai Balcani.
L’Estate faticherà parecchio ad affermarsi per l’inizio di giugno, a causa di questa configurazione anomala. Qualcosa potrebbe cambiare dal 4-5 giugno, quando la depressione balcanica inizierà a mollare la presa e avremo un aumento della pressione sull’Italia.
Tuttavia, a conferma di uno scenario tutt’altro che assestato, non è escluso la discesa di un nuovo affondo freddo e instabile dalla Scandinavia verso il Centro Europa, poi a lambire l’Italia con maggiori effetti al Nord. La prima decade di giugno non promette quindi nulla di buono e l’estate arrancherà parecchio.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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