L’elemento saliente a breve termine.
L’alta delle Azzorre, il cui nucleo principale graviterà sull’Europa occidentale, fornirà protezione alla nostra Penisola tramite cuneo stabilizzante proteso ad Est. Una goccia fredda sul Portogallo, figlia del peggioramento della scorsa settimana, porterà nubi sparse su Isole maggiori ed estremo Sud.
L’elemento saliente a medio termine.
Molte delle osservazioni effettuate indicano una discesa d’aria assai fredda in direzione dei Balcani ad inizio del nuovo mese. Causa una parziale elevazione dell’alta pressione delle Azzorre verso Nordest. La nostra Penisola dovrebbe subirne gli effetti in termini di calo termico e non escludiamo che l’estremo il lato Adriatico del Centro Sud possa vedere nevicate, anche se deboli, alle basse quote.
L’elemento saliente a lungo termine.
La tendenza evolutiva del lungo termine mostra un ulteriore tentativo meridiano dell’alta delle Azzorre, stavolta in direzione del Polo. Ma tale elevazione dipenderà imprescindibilmente dalla forza del ramo canadese del Vortice Polare, sulla cui tenuta insistono alcune incognite.
Il trend a lungo termine:
Un ponte anticiclonico di siffatta fattura corrisponderebbe ad un possibile intensa ondata di gelo in seno all’Europa orientale, con risvolti retrogradi fino al Mediterraneo. Qualora la tenuta del ponte anticiclonico dovesse mostrarsi effimera a causa del nucleo polare canadese, si potrebbe assistere ad un ritorno a condizioni bariche molto simili a quelle che ci hanno accompagnato sino a questo punto della stagione.
Elementi di incertezza: Le maggiori perplessità sono legate alla dinamica stratosferica, cioè ai piani alti atmosferici, e sue eventuali influenze in troposfera (piani bassi atmosferici).
Alcuni tasselli indicano la possibile fase gelida suddetta, mentre alcuni depongono a favore di un temporaneo indebolimento del Vortice Polare seguito da rapido ricompattamente in sede Groenlandese. Con drastico calo di crude velleità invernali.
Fattori di normalità climatica:
Il mese di gennaio, nonostante l’episodio invernale della scorsa settimana, si concluderà portandosi dietro la costante anomalia termica positiva registrata dall’inizio della stagione.
Così come le temperature, anche le precipitazioni sono state ben al di sotto della media, specie sulle regioni Settentrionali laddove il deficit idrico persiste dalla scorsa stagione primaverile.
Focus: evoluzione sino al 11 febbraio 2007
Il primo step previsionale porterà tempo stabile e soleggiato su tutte le nostre regioni, merito dell’alta pressione delle Azzorre distesa parzialmente verso Est. Tuttavia vi potranno essere disturbi instabili sulle Isole maggiori a causa della goccia fredda in quota isolatasi in prossimità del Portogallo. I modelli di previsione ne disegnano infatti un parziale spostamento verso Est.
La fase successiva dovrebbe portare un calo termico accentuato su tutte le nostre regioni, maggiore sul lato Adriatico per influenza di masse d’aria fredda dall’Est Europa. Condizione che potrebbe proseguire sino alla fine del periodo d’analisi, con possibilità di fase instabile al Centro Sud. La neve cadrebbe, entità da definire, a quote decisamente basse.
Evoluzione sino al 16 febbraio 2007
Spingersi oltre pare impresa ardua, tuttavia è corretto riportare l’ipotesi mostrata dai principali modelli di previsione, ossia una spinta anticiclonica in direzione del Mediterraneo. Invero và sottolineato che si dovrà attendere la conclusione della prima decade di febbraio per poter valutare con certezza i possibili sviluppi.
In conclusione.
L’editoriale odierno mostra chiaramente una tendenza votata al freddo su tutte le nostre regioni, tuttavia non sappiamo ancora quale sarà l’entità così come i possibili fenomeni ad essa associati. Molto dipenderà dalle linee bariche in sede polare e non è escluso che già nel prossimo editoriale possano esservi importanti novità.