Stiamo per vivere un raffreddamento marcato delle temperature come previsto la scorsa settimana, dopo un periodo segnato da forti anomalie positive, ma vediamo come al solito di guardare avanti e di scorgere le vie che il tempo solcherà in futuro.
La situazione meteoclimatica che stiamo attraversando quest’anno a livello globale è molto particolare e atta a forti anomalie sia in senso positivo che negativo. Propenderei a dare la colpa di questa situazione bizzarra alla configurazione stratosferica in atto in questi giorni. In pratica stiamo per assistere a un repentino e potente raffredamento della stratosfera. In sede polare siamo alle prese con un vero e proprio stratcooling, il contrario dello stratworming.
Questa situazione climatica a differenza della gemella calda non è stata ancora a fondo studiata, ma possiamo dire, con tutte le cautele del caso, che essa è responsabile di una forte accelerazione del vortice polare. In effetti la situazione che si sta verificando nell’emisfero nord quest’anno ha i caratteri della eccezionalità. Infatti un cordone di alte pressioni avvolge sui paralleli tutte le zone subtropicali del nostro emisfero, mentre in sede polare dominano incontrastate le depressioni polari con bassi geopotenziali di forte anomalia per il periodo.
Questa situazione innesca due conseguenze: la prima riguarda il riscaldamento delle zone subtropicali che interessa molto spesso anche grosse fette delle zone temperate ed è stato il responsabile del caldo record subìto dall’Europa nei mesi scorsi, e dall’altro canto è responsabile del raffreddamento sempre più marcato di vaste zone dell’artico. Infatti la persistenza del cordone delle alte pressioni in sede dei paralleli inibisce gli interscambi se non in sede meridiana, favorendo così veri e propri periodi di accumulo di gelo intervallati da scarico del gelo verso le basse latitudini con scambi meridiani.
Così sarà ancora per le prossime settimane e potrebbe essere per tutto il resto del semestre freddo il filo rosso del clima europeo. Naturalmente come in tutti i sistemi c’è sempre una falla, e questa falla si trova in sede basso atlantica dove una perniciosa e insistente bassa pressione resiste alimentata continuamente dall’unica alta pressione (termica) presente in sede artica di una certa persistenza, cioè l’alta pressione groenlandese. Questa bassa pressione atlantica è la responsabile delle continue avanzate in sede italica dell’anticiclone africano e potrebbe esserlo ancora una volta nei prossimi giorni; la sua presenza statica in quella sede potrebbe sbloccarsi solo se agganciata da un flusso basso atlantico subtropicale ad oggi inesistente per la persistenza delle alte pressioni subtropicali.
Insomma la situazione sembra delineata, soffriremo ancora di scambi meridiani pilotati dalle alte subtropicali e dalle bizze del vortice polare, vero motore quest’anno delle sorti del tempo europeo. Sempre che in stratosfera qualcosa non cambi…