Fa caldo, fa sempre più caldo. C’eravamo illusi che gennaio, prima ancora dicembre, potesse sovvertire un trend consolidato da anni ed invece rieccoci.
Febbraio ha potenzialità inespresse, perlomeno sul Mediterraneo. Il freddo s’è visto poco o nulla, eccezion fatta per le blande influenze gelide all’estremo Sud. Il gelo ha scelto la strada dell’est, piombando nuovamente in Grecia e Turchia. Cos’è che sta andando storto? Per spiegarvelo occorrerebbero tecnicismi non a tutti comprensibili, diciamo che le complesse dinamiche atmosferiche hanno fatto sì che su di noi arrivasse l’Alta Pressione.
Con l’Alta Pressione torna la paura. Torna la paura dell’estremizzazione climatica, torna lo spettro di eventi meteorologici estremi. Siccità, inondazioni, grandinate. Torna la paura degli sbalzi termici repentini, dell’accumulo di calore in eccesso. Paure giustificate? Sì, assolutamente.
Se vi capiterà di guardare le mappe di previsione noterete, a sprazzi, proiezioni preoccupanti. Per quale motivo? Facile, perché potrebbe arrivare l’Anticiclone africano e Anticiclone africano vorrebbe dire aria estremamente mite. Date un’occhiata alle previsioni termiche. Non ne avete voglia? Nessun problema, ci pensiamo noi. Si scorgono segnali preoccupanti, segnali in direzione di forti anomalie termiche positive.
Ora direte: che fine ha fatto l’Inverno? Ma non doveva venire il gelo? Attenzione, non tutto è perduto. Si sta creando un sottolissimo equilibrio, equilibrio che vedrà l’Italia nel mezzo di un’aspra contesa tra quel che resta di un robusto inverno e quel che sarà della prossima primavera. Basterà un non nulla per far pendere l’ago della bilancia verso l’una o l’altra ipotesi.
Quel che ci preoccupa un po’ di più è che gli sbalzi termici potrebbero realmente rappresentare una spina nel fianco. Speriamo non ci tocchi commentare, già a febbraio, condizioni di caldo anomalo perché da qui ad arrivare all’estate la strada è lunga e il caldo avrà tempo e modo di venirci a trovare. Abbiamo bisogno di altro, abbiamo bisogno di piogge che ci mettano al sicuro dalla siccità estiva. O magari, così come successo l’anno scorso, l’estate 2019 sarà capricciosa.