Aria gelida ha caratterizzato il meteo degli ultimi giorni su buona parte dell’Europa Centrale, riportando il pieno inverno nel cuore d’aprile. Prima la neve e ora le gelate, con temperature precipitate localmente ben al di sotto dello zero.
Aprile è un mese particolarmente delicato per la vegetazione e soprattutto per i vigneti, che possono subire danni gravissimi per le gelate tardive e compromettere il raccolto. Molti viticoltori svizzeri e francesi hanno adottato dei metodi particolari per evitare il deposito della brina sui primi germogli delle vigne.
La particolare tecnica consiste nel disseminare lungo i filari dei vigneti migliaia di piccoli bracieri, in pratica dei falò alimentati dalla paglia. Il calore sprigionato serve ad evitare le conseguenze dannose del gelo. Di certo, quello che appare dalle foto è uno spettacolo suggestivo.
Non è la prima volta che si adotta questa strategia, già collaudata negli ultimi anni in occasione di altre ondate di gelo tardivo ad aprile. Oltre a questi caratteristici falò, nelle vigne della Costa d’Oro, in Borgogna, si è adottato un sistema di riscaldamento ancora più avanzato.
Si tratta in questo caso della disposizione di particolari candele lungo il vigneto, per riuscire a scaldare il terreno e l’aria immediante al di sopra del suolo, affinchè il gelo non distrugga i germogli. Tale metodo si rivela più comodo ed economico, perchè non necessita della paglia.