Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di quel che è accaduto in Spagna. Abbiamo parlato di meteo estremo e le immagini che vi abbiamo proposto vi danno un’idea di quello che è realmente successo. Se le autorità spagnole parlano delle “alluvioni del secolo” un motivo ci sarà.
Poi, nel fine settimana, ci siamo imbattuti in altre incredibili notizie. Osservando le scansioni satellitari e le varie immagini radar era facilmente ipotizzabile, ma si attendeva conferma: stiamo parlando dell’Algeria. Anche qui si sono scatenati eventi di portata estrema, quali nubifragi e grandinate.
Proprio la grandine è balzata agli onori della cronaca perché in alcune zone sono cadute dal cielo vere e proprie bombe. Chicchi di oltre 12 cm di diametro per un peso di mezzo chilo. Ovviamente i danni sono stati ingentissimi, stiamo parlando di fenomeni atmosferici capaci di mettere a repentaglio la vita delle persone.
Quanto descritto sinora è stato provocato dal vortice afro mediterraneo. Vortice che ha tratto energia dal Mar Mediterraneo, ricordiamoci che stiamo parlando di un bacino che negli ultimi anni è andato incontro a un processo di riscaldamento senza precedenti. Il calore accumulato nei nostri mari non ha nulla da invidiare ai mari tropicali. Una volta raggiunta la terraferma, così come succede agli uragani, il vortice ha perso smalto.
E’ del calore accumulato in mare che dobbiamo preoccuparci, prima ancora del calore marino dobbiamo preoccuparci di tutte quelle ondate di caldo – ad esempio quella in essere – capaci di portarci temperature superiori alle medie climatiche di riferimento. Il surplus termico non fa altro che generare calore in eccesso e quale miglior magazzino se non il Mediterraneo. Ecco, fin tanto che continuerà a far caldo non potremo star tranquilli.
Il meteo estremo potrebbe riproporsi più in là nel tempo, ad esempio a ottobre ad esempio a novembre. Se non addirittura a dicembre, così com’è successo nel recente passato. Purtroppo non possiamo sapere se e quando si formerà un nuovo ciclone mediterraneo, sappiamo però che potrebbe succedere.
Se dovesse succedere dovremo essere pronti a prendere le contromisure perché con precipitazioni di un certo tipo – abbiamo ancora negli occhi le terribili immagini iberiche – c’è poco da scherzare.