Intense piogge, per lo più a carattere temporalesco, in Romania venerdì 30 giugno. 42 mm a Bacau, 56 mm a Caransebes, 58 mm a Fagaras. Ha piovuto parecchio anche in Bulgaria: 46 mm a Vratza, 42 mm a Nova Selo, 40 mm a Vidin, 31 mm a Sofia.
Anche sabato non sono mancati forti temporali sui due paesi balcanici. Sono stati registrati 72 mm a Costanza, 47 a Bucarest, 37 a Buzau, 35 a Sibiu, 88 a Burgas, 46 a Razgrad, 44 a Shabla.
Piogge torrenziali hanno ucciso almeno 37 persone (molti i dispersi) in tre province della Cina sudoccidentale, mentre altre parti del paese sono state colpite da un’onda di calore. Le piogge intense hanno riguardato le province di Guixhou, Yunnan e Sichuan, dove oltre alle vittime vi sono stati molti feriti e gravi danni materiali, con 2500 case distrutte e di conseguenza decine di migliaia di senzatetto.
Nella sola provincia di Sichuan, la più colpita, i danni economici ammontano ad almeno 138 milioni di Yuan (circa 14 milioni di Euro), per effetto di piogge che tra mercoledì e giovedì hanno raggiunto localmente anche i 200 mm, causando molte frane, smottamenti ed altre emergenze idrogeologiche, con almeno 20 morti. Nelle 24 ore comprese tra le 19 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, la città di Wanyuan ha registrato ben 231 mm.
Nella provincia di Guizhou, le piogge hanno ucciso almeno 9 persone, 7 delle quali nella città di Bijie, che ha registrato il suo maggior nubifragio da quando vengono raccolti i dati meteorologici, con 151 mm in 24 ore lo scorso mercoledì.
Parlando di grossi accumuli di pioggia, segnaliamo anche, più a est, i 110 mm in 24 ore (dalle 19 GMT di giovedì alla stessa ora di venerdì) di Sheyang, nella provincia dello Jiangsu.
Mentre parte della Cina finiva sott’acqua, un’onda di calore ha attanagliato altre parti del paese, con i termometri che in molte stazioni hanno superato i 35°C e localmente anche i 40°C nel nordovest del paese. Un’area di alta pressione ha trasportato verso la regione di Shanghai aria molto calda di origine subtropicale, portando il termometro nella grande metropoli a 36,2°C venerdì 30 giugno (25,7°C la minima), con il caldo reso ancor più insopportabile dall’alto tasso di umidità, oscillante tra il 50% delle ore più calde e l’85% di quelle più “fresche” (dew point tra 23° e 26°C). La media delle massime dell’ultima decade di giugno a Shanghai è di 28°C.
A Wuhan sabato 1° luglio combinazione di 35°C e 63% di umidità, con dew point superiore a 27°C e indice di calore a sfiorare i 50°C. Sempre il 1° luglio, a Fuzhou, sulla costa orientale (affacciata verso Taiwan) gli estremi termici sono stati 27°/37°C ma l’umidità è stata più bassa (i 37°C si sono accompagnati ad una ur del 30%, con dew point di 21°C).
Ancora gran caldo a Malta, dove, all’aeroporto di Luqa, venerdì 30 giugno la temperatura massima è stata 38,5°C.
Stessa situazione in Algeria. Anche qui venerdì 30 giugno le temperature sono rimaste in molte località sui livelli elevatissimi dei giorni precedenti. Queste alcune massime: Hassi-Messaoud 48,0°C, Timimoun 47,8°C, In Salah 47,6°C, El Oued 47,3°C, Ouargla 47,1°C.
Tempo fa vi abbiamo scritto degli incredibili sbalzi termici di Kuujjuarapik, località canadese nel nord del Quebec. La cittadina è tornata alla ribalta della cronaca meteo per gli episodi nevosi, alcuni misti a pioggia, di giovedì 29 giugno, quando gli estremi termici sono stati 0°/2°C (siamo a 12 metri s.l.m. e a soli 55°N). Qualche fiocco è caduto anche nelle prime ore di venerdì 30.