L’elemento saliente a breve termine.
L’immediato è destinato a portare alcune variazioni sul bacino del Mediteranneo, almeno dal punto di vista prettamente termico. Dopo una fase che possiamo definire quasi primaverile, deboli o moderate correnti Settentrionali, perlopiù nord orientali, rinnoveranno un ritorno alla normalità. Localmente persino al di sotto, primis lungo l’Adriatico. Zona italica, questa, dove si potranno verificare delle precipitazioni a carattere sparso, con neve sui rilievi.
L’elemento saliente a medio termine.
Il prosieguo settimanale, non ce ne vogliate, sarà sempre segnato dalla presenza anticiclonica sul bacino del Mediterraneo. Una presenza minore, non più coadiuvata dal famigerato supporto subtropicale. Inoltre, in vicino Oceano, vivono nuova vita importanti movimenti barici, al cui seguito potremmo osservare alcuni passaggio nuvolosi, innocui, sospinti dalla rotazione delle correnti prevalentemente da Ovest.
L’elemento saliente a lungo termine.
Manovre importanti, dicevamo pocanzi, identificabili in un deciso calo di pressione in pieno Oceano, laddove troverebbe terreno fertile una vasta onda depressionaria, in movimento verso Est, associata al Vortice Polare.
Il trend a lungo termine:
Bene, se tal tendenza dovesse trovare riscontro, in prossimità dell’utlima decade del mese potrebbero tornare, finalmente, le piogge sul bacino del Mediterraneo. In un contesto inizialmente mite, quasi ottobrino.
Elementi di incertezza: Le nostre perplessiità, anzi, paure, sono dettate dalla permanente falla barica in Oceano, fautrice di tante sofferenze.
Qualora dovesse isolarsi una struttura depressionaria in quota prossima al Portogallo, non si esclude la possibilità che si possa rivivere una nuova fase anticiclonica post peggioramento. Molto dipenderà dalla successiva rimanta azzorriana oceanicaa colmamento del buco ciclonico.
Fattori di normalità climatica:
E’ consuetudine oramai commentare fasi meteorologiche dettate da scarti termici al di sopra delle medie. Il medio termine pare comunque proporre un rientro nella norma, la cui durata potrebbe risultare effimera.
Focus: evoluzione sino al 21 novembre 2006
In sede previsionale abbiamo trattato il tempo previsto da qui ad una settimana ed in tal editoriale non possiamo che confermare quanto già riportato. Avremo un raffreddamento per correntio nuovamente orientali, con passaggi instabili tra il weekend ed inizio settimana al Centro Sud. Al Nord, invece, avremo sostanzialmente tempo stabile.
Il successivo miglioramento ci porterà ben oltre il giro di boa mensile, quando si potrebbe profilare un cambiamento delle correnti, con rotazione delle stesse dai quadranti Sud occidentali. Correnti che, come sovente accade, porteranno piogge sui settori esposti, ad iniziare dal Nord e il Tirreno, via via verso le restanti regioni.
Evoluzione sino al 26 novembre 2006
La tendenza è quindi per un peggioramento che potrebbe rivelarsi intenso e duraturo. Alla prima fase mite, descritta, ne potrebbe seguire un’altra altrettanto fresca, frutto della rotazione delle correnti da Nordovest per progressione della depressione verso Est. Diminuzione delle temperature che porterebbe la neve sui rilievi a quote comunque importanti.
In conclusione.
Bene, siamo qui, oggi, a descrivere, finalmente, una fase configurativa piuttosto dinamica, che potrebbe segnare, a tal punto, l’ingresso dell’inverno più che una ripresa autunnale. Staremo a vedere, anche perché le incognite sono ancora tante.