In attesa di capire meglio se e quanto l’Italia verrà coinvolta dall’ondata di freddo e maltempo d’inizio aprile, di certo si può dire che l’Europa sperimenterà gli ennesimi sbalzi estremi di questo avvio di primavera.
E’ infatti roba recente dei giorni scorsi il freddo e anche le spruzzate di neve a bassa quota che hanno colpito i paesi dell’Europa Centro-Orientale, a seguito di una discesa d’aria artica che poi in parte ha coinvolto anche l’Italia.
Ora sta cambiando di nuovo tutto, per il ritorno da ovest dell’anticiclone che porterà ad un finale di settimana non solo con il sole, ma con il bel tempo da piena primavera, visto che le temperature saliranno di nuovo diffusamente oltre la norma anche di 6/8 gradi.
Le sorprese non sono però finite qui, proprio perchè nella nuova settimana si andrà di nuovo da un estremo all’altro con il rischio di un nuovo colpo di coda d’inverno tardivo. Un nuovo blocco d’aria artica si porterà sul cuore dell’Europa, dopo aver invaso il comparto baltico-scandinavo.
A seguire, quest’aria fredda scenderà più a sud, anche se ancora non è chiara la precisa traiettoria e da questo dipenderà molto anche il possibile coinvolgimento dell’Italia, a suon di piogge, neve in montagna e crollo delle temperature.
Ma da cosa derivano tutti questi continui sbalzi climatici così estremi? La causa è proprio legata all’anticiclone delle Azzorre, in posizione troppo settentrionale sull’Ovest Europa, che fa un po’ ad elastico espandendosi verso l’Europa Orientale e poi indietreggiando.
In quest’ultima ipotesi, ecco che si creano le condizioni per discese d’aria fredde artica sul bordo meridionale ed orientale dell’anticiclone, che prediligono quindi le nazioni centro-orientali del Continente, le più sottoposte a questo autentico “stress termico”.