I nostri lettori più attenti si saranno accorti che questo repentino ribaltone meteo che ci ha permesso una decisa rinfrescata è stata la nostra salvezza dopo un’ondata di calore veramente estrema.
Quest’ultima, molto simile ad un’altra accaduta nel luglio 2015, per nostra fortuna è durata decisamente meno, ma è sempre stata veramente molto forte.
La nostra salvezza è stato un tipo di pattern meteo chiamato SCAND+, ovvero un vigoroso fronte atlantico (Jet Stream in gergo tecnico) che ha permesso – in parole povere – di tagliare l’anticiclone africano in due: una parte è rimasta nei suoi ranghi nel Nord Africa, un’altra è invece andata a finire a latitudini altissime.
Situazione molto grave in Groenlandia, con caldo eccezionale, che permetterà la fusione di moltissimo ghiaccio.
In questi giorni abbiamo registrato temperature storiche in Scandinavia (sebbene solo per un paio di giorni, differenza dell’estate 2014 e 2018 dove sono durati parecchi giorni) e attualmente l’area più calda sta interessando il Mare del Nord e nei prossimi giorni la Groenlandia.
Purtroppo, il meteo per quest’ultima regione sarà veramente infausto, dato che la fusione di una grande quantità di ghiaccio di quest’isola potrebbe compromettere non solo il clima locale ma anche avere ripercussioni a livello continentale.
Ricordo che essa è l’area con la maggiore quantità di acqua dolce al mondo, una repentina fusione non è certo vista come un qualcosa di positivo.
Per finire, segnaliamo il freddo notevolissimo in Russia europea, di cui abbiamo parlato in vari approfondimenti.
Burrasca polare in Russia europea: meteo estremo
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