La questione si presenta decisamente controversa, in quanto, al momento, non esiste prova sicura di un effettivo aumento dell’intensità degli Uragani sull’Oceano Atlantico.
Come si sa, la stagione degli Uragani comincia nella tarda primavera, e finisce a Novembre, anche se in alcuni rari casi ci possono essere fenomeni del genere anche nell’ultimo mese dell’anno.
Da alcuni anni, il NOAA pubblica anche un bollettino di previsione, di solito abbastanza aderente alla realtà, nel quale si prova a supporre sia il numero che l’intensità degli Uragani caraibici che si svilupperanno nel corso della stagione.
In questo caso, si tratta di valutare le temperature previste dell’Atlantico Centrale, vera “fucina” di tali fenomeni, e l’intensità delle correnti tropicali in quota, che possono intensificare, oppure far calare, la loro forza.
In questo caso sembrerebbe logico che, con un aumento delle temperature oceaniche dovute all’effetto serra, si possano sviluppare un maggior numero di fenomeni aventi una maggiore intensità.
Ma, uno studio pubblicato appena lo scorso anno, da parte dell’NCPA, ente americano, che ha esaminato centinaia di dati storici, negando un aumento di questo tipo.
Ora, un nuovo studio del National Academy of Sciences, dice esattamente il contrario, affermando che sia gli Uragani atlantici, che i Tifoni pacifici, debbono ai gas serra un incremento della loro intensità.
Tuttavia gli studiosi non concordano su questo punto: sono aumentati, sì, enormemente, i danni causati da tali fenomeni, ma anche a causa dell’aumento delle popolazioni nelle aree a rischio.
Ed i grandi uragani non sono mancati neanche in passato, in tempi assolutamente non sospetti, come il famoso Uragano di Galveston ai primi del ‘900.
D’altra parte, anche la previsione del NOAA sul numero di uragani per il 2006, appare essere sovrastimata: ci sono stati meno fenomeni di quanto annunciato, ed anche di minore intensità.
D’altro canto, sappiamo che basta poco per causare danni gravissimi: basti pensare a quello che è successo lo scorso anno a New Orleans, con un uragano di forza 3 (il massimo della scala è 5).
Insomma, ancora forse l’effetto serra non è in grado di influenzare gli uragani, contando maggiormente le variazioni periodiche delle temperature oceaniche (forse fenomeni come El Nino e La Nina hanno una inflluenza maggiore).
Tuttavia non si può escludere che l’aumento delle temperature globali, che sia o no di origine antropica, possa determinare l’arrivo di fenomeni mai visti prima.
Lo scorso anno sono infatti comparsi due fenomeni rarissimi: un uragano sulle coste brasiliane, ed un altro sulle Canarie, in zona ove non si registravano da decine di anni.