L’elemento saliente a breve termine.
Inutile ribadire la fase perturbata attesa nei prossimi giorni, durante i quali avremo le prime, intense, piogge autunnali su gran parte della nostra Penisola. Il posizionamento della saccattura in quota, proveniente dalla Penisola Iberica, sfavorirà determinate zone, verosimilmente il Nordovest e le Centrali Tirreniche, Sardegna compresa, laddove non si escludono possibili alluvioni lampo per intense e persistenti piogge, anche a carattere temporalesco.
L’elemento saliente a medio termine.
Il medio termine dovrebbe risentire ancora della suddetta circolazione depressionaria, anche se verrà perso gran parte del potenziale precipitativo. Tuttavia, a differenza di qualche giorno fa, non viene vista nessuna decisa spinta natiticlonica oceanica in direzione del Mediterraneo, che pertanto resterebbe sotto tiro di onde cicloniche oceaniche più o meno importanti. Il che, tradotto semplicemente, significa ancora tempo instabile, specie sui settori occidentali della nostra Penisola.
L’elemento saliente a lungo termine.
In prossimità della conclusione del mese, sembra affacciarsi una nuova, profonda onodualazione depressionaria Nord Atlantica in direzione della Francia e della Penisola Iberica.
Il trend a lungo termine:
Una configurazione, quella appena menzionata, che potrebbe, il condizionale è sempre d’obbligo, portare ad un nuovo serio peggioramento sul bacino del Mediterraneo. Se così fosse si potrebbe replicare una fase perturbata, con carattersitiche tuttavia differenti, dettate dalle correnti prevalentemente Nord occidentali, piuttosto che meridionali.
Elementi di incertezza: Attualmente sussistono alcuni elementi d’incertezza. Prima fra tutti la possibilità, accennata nell’editoriale precedente, che si possa creare un campo di alta pressione tra l’anticiclone oceanico e quello continentale presente tra Scandinavia ed Europa orientale.
Una configurazione che favorirebbe l’ingresso, in Mediterraneo, di correnti più fresche dai quadranti orientali con conseguente instabilità sui settori di Levante dell Stivale. Ipotesi da non scartare a priori, ma che dipnederà essenzialmente dal grado di attività depressionaria tra Islanda ed Isole Britanniche.
Fattori di normalità climatica:
Ci avviamo verso un momentaneo rialzo termico, opera delle correnti meridionali attese sulla nostra Penisola.
Si tratterà tuttavia di un evento estemporaneo, seguito da un rientro alla normalità per rotazione delle correnti prevalentemente dai quadranti occidentali.
Focus: evoluzione sino al 26 settembre 2006
La prima fase previsionale, identificabile col breve termine, sarà segnata da bbondanti precipitazioni su molte delle nostre regioni. Localmente sono attesi forti temporali e possibili accumuli preecipitativi superiori ai 200 mm nell’arco di poco tempo. Evento da monitorare con attenzione.
Successivamente, si assisterebbe ad un parziale incremento della pressione per graduale esaurimento della depressione ex iberica. Potrebbe proseguire l’alimentazione da parte delle correnti provenienti dal Nord Atlantico, con instabilità su molte delle nostre regioni, specie in zone interne e rilievi.
Evoluzione sino al 01 ottobre 2006
Lo scenario che pare prefigurarsi attorno alla fine del mese sembra poter proporre un nuovo affondo depressionario Nord Atlantico, con direzione, forse, differente rispetto a quello dei prossimi giorni. Si potrebbero difatti avere correnti Nord occidentali con fase perturbata in veloce transito da Nord verso Sud. Ma resta tutto ancora da valutare ed eventualmente rivedere.
In conclusione.
L’analisi odierna conferma le varie ipotesi espresse nel corso dell’utlimo editoriale. Tuttavia, a differenza di quell’articolo, sembra prevalere quella che pareva la meno probabile, ossia una unova fase perturbata di matrice oceanica. Staremo alla finestra e valuteremo giorno dopo giorno.