Al momento in cui è stata scattata la prima foto (fonte https://earthobservatory.nasa.gov) che potete vedere a corredo dell’articolo (era il 3 marzo) il ciclone tropicale Gafilo si trovava nell’Oceano Indiano circa 800 miglia a nordest del Madagascar settentrionale. In quella fase Gafilo era accompagnato da venti intorno alle 75 miglia orarie, e si spostava a circa 8 miglia/ora verso ovest. Le previsioni erano per un suo spostamento in direzione SW, con probabilità di investire il nord del Madagascar nel fine settimana.
In effetti Gafilo ha raggiunto il Madagascar nella giornata di sabato 6 marzo, lasciando il suo segno soprattutto nella costa est. La città di Toamasina (nota anche come Tamatave) ha infatti ricevuto 153 mm di pioggia nelle 48 ore tra le 6 di venerdì 5 e le 6 di domenica 7 marzo. Il ciclone è giunto sulla grande isola africana indebolito, per cui è stato declassato a “semplice” tempesta tropicale, tuttavia capace di apportare piogge sostenute anche nella giornata di domenica su tutta la parte nord dell’isola.
Nella serata di domenica in effetti piogge interessavano ancora vaste regioni del paese. Nella stessa Tamatave alle 21 pioveva con 27°C e vento da NE a 18 miglia orarie. Alla stessa ora pioveva anche nella capitale Antananarivo, con 19°C (la città è in altura) e vento da est a 28 miglia orarie, intensità in quel momento superiore a quella registrata in tutti gli altri osservatori del paese.
La seconda foto a corredo dell’articolo (fonte https://perso.wanadoo.fr) mostra la tempesta in piena azione sulla parte centro-settentrionale del paese nel pomeriggio di domenica 7 marzo. L’immagine rimane molto spettacolare ma come abbiamo visto i venti che accompagnavano la tempesta stessa erano ormai molto attenuati rispetto a quando si trovava in pieno Oceano.