“Gisele” è il nome dato all’ennesima tempesta atlantica di questo mese di marzo. Non si tratta di una semplice perturbazione, bensì il risultato della convergenza di due grosse Depressioni preesistenti e nello specifico una a ridosso del Regno Unito l’altra proveniente dal cuore dell’Atlantico. La fusione tra le 2 darà luogo a un processo di ciclogenesi che genererà un’unica enorme depressione (definiamola pure una tempesta atlantica).
Con l’approssimarsi della Bassa Pressione all’Europa occidentale, in mancanza di un’adeguata protezione anticiclonica, osserveremo un peggioramento anche sulle nostre regioni. Peggioramento che inizierà giovedì, ma che molto probabilmente avrà evidenti ripercussioni anche nel corso della prossima settimana. Interverranno nuove complicazioni, ma stavolta di ben altra natura. Arriverà aria gelida russa, da est, che verrà risucchiata dal motore depressionario e che in tal modo – con toni ovviamente smorzati – avrà modo di penetrare sul Mediterraneo.
Al momento, osservando attentamente il processo evolutivo, il gelo non è ancora apparso sullo scacchiere europeo. Ci vorrà qualche giorno, poi anche le immagini satellitari – il miglior strumento per poter analizzare la situazione in tempo reale – inizieranno a immortalare un quadro tutt’altro che primaverile. Ma avremo modo di riparlarne.